Page 193 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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II SeSSIone - Il 1917. ASpettI mIlItArI 193
Carabinieri mobilitati. Foto di gruppo di un reparto dell’Arma. Al centro gli ufficiali. In
prima fila uno dei militari è stato appena decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
Il decreto, all’articolo 2, disponeva pure che “in caso di futuri richiami alle
armi delle loro classi” avrebbero prestato servizio nuovamente nell’Arma dei
CC.RR. e che, qualora ne fosse stata decretata l’opportunità, sarebbero potuti
transitare nel ruolo degli effettivi conservando di diritto il computo del periodo
di servizio già prestato e perciò in tale occasione il limite d’età per il loro passag-
gio nel ruolo permanente era stato innalzato a trenta anni.
I carabinieri ausiliari furono inquadrati nell’arma a piedi, portandone l’uni-
forme, le armi e le buffetterie meno che la sciabola, ma tenuto conto delle con-
dizioni economico-finanziarie determinate dal conflitto fu inizialmente disposto
che in attesa dell’assegnazione del corredo, essi prestassero servizio tempora-
neamente con l’uniforme grigio-verde di cui erano provvisti, applicando sulla
giubba un sovracolletto di panno turchino con gli alamari e sul berretto il fregio
dell’Arma; sempre per le difficoltà esistenti nelle forniture militari, le prime buf-
fetterie distribuite furono in cuoio grigio-verde.
I carabinieri ausiliari furono impiegati principalmente presso le legioni terri-
toriali, soprattutto in occasione delle manifestazioni di piazza che richiedevano
un numero adeguato e a volte elevato di personale per garantire l’ordine e la
sicurezza pubblica, ma durante i periodi di quiete svolgevano il normale servizio
d’istituto insieme ai graduati e ai carabinieri effettivi più anziani.
Tale forza extra-organica, testata e giudicata favorevolmente durante il corso
del 1917, fu potenziata, entro la fine di quell’anno, con ulteriori 6.000 uomini
(d. lgt. 2 dicembre 1917, n. 1984). Dopo la positiva esperienza dei Carabinie-
ri ausiliari in quegli anni, si diede la possibilità di riattivare il reclutamento di
tale figura anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell’immediato periodo
post-bellico, si determinò (d.lgs. lgt. 9 novembre 1945, n. 857) di mantenere il