Page 192 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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192 il 1917. l’anno della svolta
per quanto possibile, le operazioni di reclutamento allo
scopo di immettere rapidamente nell’Arma il perso-
nale selezionato.
Tuttavia si deve anche rappresentare che i co-
mandi militari misero in evidenza le proprie
preoccupazioni di perdere personale qua-
lificato a favore dell’Arma: ad esempio il
comando della Zona di Gorizia, con fo-
glio n. 3413 del 29 aprile segnalava al Comando Supremo il “gravissimo danno
che deriva ai corpi dall’esodo dei migliori elementi, tra cui non pochi graduati,
mentre in questo momento sarebbe assolutamente necessario che i reparti nul-
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la perdessero della loro efficienza” . Si tenen conto delle perplessità dei corpi
dell’Esercito, tanto che il 1° maggio successivo si chiese al Comando Generale
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dell’Arma la situazione sullo stato del “trasferimento ottomila carabinieri au-
siliari [tenendo presente] necessità che non venga superato per singoli riparti
zona guerra giusta aliquota di militari da reclutarsi per non depauperare migliori
elementi reparti stessi”.
La questione dei Carabinieri ausiliari non si chiuse così, tanto che il Coman-
do Generale, sempre nel corso del 1917, inoltrò altre richieste al Ministero della
Guerra per incrementare la forza delle legioni territoriali. Così nel settembre del
1917 il Ministero interessò il Comando Supremo , giacché riteneva “indispen-
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sabile assumere in servizio senza indugio altri 10.000 Carabinieri ausiliari. Al
riguardo, poiché esistono numerose domande di militari di altre armi, già istruite
in occasione della precedente assunzione di Carabinieri ausiliari, si potrà, senza
provocarne altre, dar corso a 10.000 di quelle risultate precedentemente esube-
ranti […] è certo che una buona parte delle domande che dovrebbero esser così
accolte sarà relativa a militari attualmente mobilitati”.
In definitiva, c’era un forte bisogno di Carabinieri soprattutto sul territorio
nazionale che non era sottoposto alle operazioni di guerra dove, oltre ai tradizio-
nali compiti assegnati all’Arma, era necessario incrementare l’attività di vigilan-
za sui sudditi stranieri, su possibili movimenti e azione eversive, sulla vigilanza
sia delle coste sia delle ferrovia allo scopo di prevenire possibili attacchi nemici
o azioni di sabotaggio delle linee ferrate in quel periodo principale mezzo di
trasporto.
15 Il riferimento al momento è legato allo svolgimento della decima battaglia dell’Isonzo (12
maggio – 5 giugno 1917).
16 AUSSME, Fondo M7, circolari vari uffici, serie Comando Supremo - Ufficio ordinamento e
mobilitazione, b. 34, telegramma n. 85132 in data 1° maggio 1917.
17 Ivi, foglio n. 10575 in data 5 settembre 1917 Ministero della Guerra – Segretariato Generale –
Divisione Stato Maggiore – Sezione 3 .
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