Page 251 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone 251
integrazione in reparti d’assalto capaci di condurre operazioni indipendenti
anche di un certo respiro. Il 23 ottobre del 1916, poco più di un anno dopo il
battesimo del fuoco del reparto di Rohr (e dopo intensi mesi di addestramento
a rotazione in Germania, e di impiego limitato al fronte), il generale Erich
Ludendorff, Erste Generalquartiermeister dell’OHL, diede ordine a tutte le
armate schierate sul fronte occidentale di istituire uno Sturmbataillon ciascuna.
Entro la fine dell’anno più di trenta divisioni germaniche avevano formato il
proprio battaglione d’assalto, di norma adeguandosi a questo organigramma:
- 1 x Compagnia comando: 10 ufficiali, 32 sottufficiali e uomini di truppa,
- 4 x Compagnie d’assalto su tre plotoni ciascuna: 4 ufficiali, 120 sottufficiali
e uomini di truppa armati con fucile e Steilhandgrenaden («granate a mano
manico»);
- 1/2 x Compagnie mitraglieri: 4 ufficiali, 85 sottufficiali e uomini di
truppa, 6 mitragliatrici Maxim MG/08 da 7,92mm (1916); 4 ufficiali, 135
sottufficiali e uomini di truppa, 12 mitragliatrici MG/08 (1917/1918);
- 1 x Compagnia mortai da trincea (Minenwefer): 2 ufficiali, circa 100
sottufficiali e uomini di truppa, 2 Minenwerfer da 76mm;
- 1 x Plotone lanciafiamme: da 4 a 8 lanciafiamme spalleggiabili leggeri
(Kleine Flammenwerfer)
- 1 x Batteria di appoggio ravvicinato (Nahkampf Batterie): 4 ufficiali, circa
80 sottufficiali e artiglieri, da 4 a 6 pezzi da 76,2mm a canna corta senza
traino. 10
L’organizzazione dello Sturmbataillon rifletteva l’idea fondamentale
sviluppata sul campo fin dall’autunno del 1915: la stretta cooperazione tra diversi
Kampfmitteln, che dovevano essere utilizzati in modo da sfruttarne al meglio le
specifiche qualità – i lanciafiamme per disorientare e seminare il panico tra i
difensori, le mitragliatrici per costringere il nemico a tenersi al coperto durante
l’avanzata dei plotoni d’assalto, i plotoni per ripulire le trincee con le granate,
i Minenwerfer e i cannoni per demolire i nidi di resistenza meglio protetti e più
ostinati. La potenza di fuoco di ogni singolo battaglione era impressionante; la
scommessa era utilizzarla non soltanto come un vero e proprio «concerto» di
strumenti diversi, ma in movimento, rapidamente, senza dare tempo al nemico di
riorganizzarsi e reagire.
10 Cfr. Drury, Sturmtruppen cit., pp. 57-58. Da notare l’assenza di mitragliatrici leggere:
l’impero tedesco era in grave ritardo nello sviluppo di quest’arma fondamentale per ac-
compagnare le truppe d’assalto, e l’esercito fu costretto a ripiegare su modelli «esterni»
come la Madsen di produzione danese e la Lewis di preda bellica.