Page 256 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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                                                           Durante il conflitto nascono
                                                         nuovi codici di quella che è la
                                                         prima comunicazione di massa
                                                         e le stesse idee della propagan-
                                                         da si manifestano in svariate
                                                         tipologie documentarie.
                                                           La varietà e l’alto numero
                                                         di documenti  oggi disponibili
                                                         consentono di correlare e con-
                                                         frontare  fonti  iconografiche  e
                                                         testuali  scoprendo  relazioni  e
                                                         individuando come i temi del-
                                                         le  diverse realtà  della  guerra
                                                         siano presenti a volte in modo
                                                         inconsapevole, a volte in modo
                                                         ricercato e studiato.
                                                           Sono questi documenti che
                                                         rivelano una contaminazione
                                                         in cui cultura e costume, realtà
                                                         politica,  fenomeni  economici,
                                                         linguaggi artistici contempora-
                                                         nei, storia, tradizione religiosa
                                                         interagiscono dando vita a im-
                              Figura 1                   magini che debbono colpire
                                                         l’osservatore  ed essere lette
             usando un medesimo codice figurativo. Ai manifesti illustrati, ai volantini, ai car-
             tonati, agli annunci teatrali o cinematografici (fig.1), alle fotografie, ai calendari,
             alle cartoline illustrate, ai chiudilettera (fig.2), ai disegni, ai giornali e ai loro
             supplementi illustrati, si aggiungono gli schizzi e i disegni che accompagnano
             parte della memorialistica di guerra, i volumi di necrologio, le pubblicazioni per
             le scuole, quelle per l’infanzia e le stesse carte geografiche. 4
                                                                       5
                Se il mondo della comunicazione era ancora alle prime armi , anche il go-

                ni, condizioni materiali e valori brutalmente lontani dai parametri di riferimento del tempo di
                pace».. Cfr. Andrea Fava, Il fronte interno e la propaganda di guerra (1915-1918), in Fronte
                interno: Propaganda e mobilitazione civile nell’Italia della Grande guerra, Catalogo. Mostra
                bibliografica, 21 dicembre 1988-11 febbraio 1989. [Roma], s.n., 1988, p. 8.
             4  L’editore Vallardi pubblica nel 1915 Frontiera italo-austriaca e territori della “più grande
                italia”, una carta geografica preceduta da una copertina in cui un alpino, col calcio del fucile
                piantato nella neve domina una scena alpestre; sotto il suo piede campeggia la scritta «Di qui
                non si passa».
             5  In Italia prima degli anni Trenta del Novecento non esistevano agenzie di pubblicità e le esi-
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