Page 258 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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258                                                  il 1917. l’anno della svolta



                                                         avanguardie artistiche che ave-
                                                         vano contraddistinto città quali
                                                         Parigi e Vienna. La guerra in-
                                                         terrompe questo fervore e fa
                                                         rimpiangere ad un artista come
                                                         Marcello Dudovich «quell’in-
                                                         ternazionale  dell’intelligen-
                                                                                   8
                                                         za» spazzata via dalla guerra.
                                                         (fig.3)
                                                           In tutti  i  paesi belligeranti
                                                         i manifesti  illustrati  perdono
                                                         la loro connotazione commer-
                                                         ciale per divenire strumenti di
                                                         comunicazione  ideologica  e
                                                         politica. 9
                                                           Più in generale, durante gli
                                                         anni della guerra, in Italia  si
                                                         possono osservare  due  tipolo-
                                                         gie documentarie: una ufficia-
                                                         le, di comunicazione  come  le
                                                         notificazioni  di  arruolamento,
                                                         gli avvisi e i bandi indirizzati
                                                         alla popolazione civile e l’altra
                                                                     10
                              Figura 3                   di propaganda  in cui general-
                                                         mente ad una immagine sugge-
             stiva e fortemente simbolica si aggiunge l’imperativo dello slogan, l’esortazione
             della frase.
                È possibile in ogni caso osservare come in Italia i manifesti di propaganda
             costituiti da testi siano caratterizzati a volte da cornici tipografiche tricolori, da
             triangoli e cerchi sempre con i colori nazionali variamente declinati. Alcuni ma-
             nifesti costituiti da solo testo sono attraversati orizzontalmente da strisce di co-
             lori diversi che attraggono l’occhio di chi legge verso determinate parole o frasi



             8  Cfr. Maurizio Di Puolo, Marcello Dudovich 1878-1962. I cento bozzetti e manifesti per la
                rinascente, Milano, Fabbri ed., 1985, p. 15
             9  Nicola Della Volpe, op.cit., p 109.
             10  Solo con la campagna propagandistica a favore dei prestiti nazionali si assiste a nuove forme di
                diffusione, comunicazione pubblicitaria e produzione di immagini. La propaganda, soprattutto
                dal terzo prestito nazionale del 1916, diventa sempre più invasiva e totale accompagnando un
                deciso slogan ad una immagine accattivante. Cfr. Emilio Grego, Come si lancia un prestito di
                guerra, studi di psicologia applicata, Milano, Casa Editrice “L’impresa moderna”, 1918.
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