Page 325 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone  325



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             gli ufficiali che accompagnano il Re sono armati .
                Intanto si cambia la residenza reale, scomoda e troppo vicina a Padova. A fine
             novembre la nuova Villa Italia è alla Mandria, vicino ad Abano, a villa Giusti,
             dove un anno dopo verrà firmato l’armistizio con l’Austria. Qui, inizialmente,
             la “brigata Quirinale” dispone un agente fisso all’ingresso della villa, un altro,
             durante il giorno, all’angolo della stessa, sostituito la notte da un carabiniere, e 5
             addetti alla vigilanza stradale insieme ai carabinieri. Un sottufficiale e 18 guar-
             die, sotto la guida di due delegati, sono dislocati nei dintorni per controllare il
             vicino quartiere “sovversivo” di Bastianello  evidentemente il nemico “interno”
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             è ancora considerato una fonte di pericolo. Per garantire la sicurezza delle uscite
             quotidiane del Re il I Gruppo Legioni RR. CC. schiera tra le 8 e le 16, lungo il
             percorso Mestre, Monselice, Montagna, Schio e Treviso, una pattuglia ogni 3 –
             5 chilometri per perquisire le abitazioni, sorvegliare la zona e fermare i soldati
             isolati.
                Anche villa Giusti, però, conclusa la battaglia di arresto sul Piave, è giudicata
             poco adatta ed il sovrano si trasferisce nell’ultima Villa Italia, a Lispida, frazione
             di Battaglia, a 18 chilometri da Padova. Furolo, ora Vice Questore, istituisce, per
             la sorveglianza dei dintorni, due Delegazioni provvisorie di polizia, una a Bat-
             taglia e l’altra a Galzignano, con 27 agenti dotatidi biciclette agli ordini di due
             delegati I Carabinieri contribuiscono alla sicurezza con una Sezione di 50 uomi-
             ni, tratti dal battaglione addetto al Comando Supremo, agli ordini del Tenente
             Vittucci, che aveva in precedenza comandato, come maresciallo, il “drappello
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             speciale” presso la Casa Militare del Re .
                Lispida è stata è stata scelta anche perché accanto alla residenza reale sorge
             la villa Emo Capodilista, adatta per le sue dimensioni, ad accogliere ospiti di ri-
             guardo come la famiglia reale belga, nel febbraio 1918, cui è riservata una guar-
             dia d’onore e di scorta formata da due marescialli, due brigadieri, due appuntati
             e 15 corazzieri.
                Subito dopo la presenza dei corazzieri a Villa Italia viene più che dimezzata.
             Resteranno solo un tenente (che presterà servizio mensile alternandosi con gli
             altri tenenti di base a Roma). Un maresciallo, un sotto-scrivano, un sottufficiale
             comandante la guardia notturna, due sottufficiali piantoni fissi interni, due ap-
             puntati come caporali di muta per la guardia notturna, un appuntato per la spesa
             e la cucina, nove corazzieri di guardia notturna per tre posti di sentinella, quattro
             corazzieri piantoni fissi, di cui uno interno, e sei corazzieri per servizi vari ed
             eventuali sostituzioni. Dodici militari sono dotati di bicicletta. Restano inoltre a
             Villa Italia un maresciallo addetto al servizio particolare della Real Casa ed un


             37  ACSA5GB.83
             38  ACS Ibidem
             39  ACS Ibidem
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