Page 380 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             Un nuovo infruttuoso assalto venne lanciato l’11. Altrettanto fallimentare fu il
             tentativo del 17 maggio. Alla fine l’offensiva alleata di primavera, nonostante
             l’ampio impiego di risorse si dimostrò incapace di provocare una rottura del
             fronte bulgaro-tedesco. 7
                Il fronte rimase tendenzialmente stabile nei mesi successivi. Un passaggio di
             rilievo fu la nomina nel novembre 1917 di Adolphe Guillaumat in sostituzione
             di Sarrail.
                All’inizio di gennaio 1917 si svolge la Conferenza interalleata di Roma per
             discutere la situazione politico-militare in Grecia, dove gli Alleati si trovano
             strategicamente bloccati a Salonicco, tra le forze nemiche a nord, il governo
             provvisorio venizelista in città e una zona neutra tra Epiro e Tessaglia, dietro
             alla quale stanno le unità dell’esercito realista, sulla cui attitudine sussistono
             molti dubbi. Il tema ufficialmente in discussione è quale debba essere l’azione
             dell’Intesa da Salonicco, ma in realtà, si discute del futuro del governo ellenico,
             così come l’effettivo peso dei singoli membri dell’alleanza rispetto alla futura
             politica balcanica. 8
                La neutralità greca e la profonda spaccatura all’interno della società ellenica
             rappresentano un tema di rilievo anche per le cancellerie alleate, che ne discutono
             durante la conferenza di San Giovanni di Moriana dell’aprile 1917, nel corso
             della quale si decide di autorizzare il generale Sarrail a occupare la Tessaglia, a
             cui di fatto viene demandata la responsabilità di una possibile detronizzazione
             di re Costantino – una possibilità fortemente sostenuta da Parigi ma a cui si
             oppongono Russia e Italia.  Le truppe di Sarrail – personalmente favorevole a una
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             linea di estrema fermezza nei confronti di Atene – occupano dunque la Tessaglia
             per costringere il governo di Atene a cedere alle pressioni alleate.  Il 26 maggio
                                                                       10
             reparti francesi e venizelisti si impadroniscono di Lefkàda mentre gli italiani
             si spingono nelle aree del sud dell’Albania e dell’Epiro precedentemente sotto
             controllo greco.  Le forze fedeli a Costantino si ritirano intanto oltre l’istmo di
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             Corinto.
                A gestire sul piano diplomatico le ultime fasi del tormentato rapporto con
             Costantino sarà un inviato speciale, il francese Charles Jonnart, il quale nel mese
             di giugno incontra il primo ministro greco Zaimis, al quale chiede di accettare
             l’occupazione alleata della Tessaglia e l’abdicazione del sovrano a favore del


             7  Nel solo attacco del 9 maggio gli alleati perdono oltre 5000 uomini.
             8  Vagnini, Italia e Balcani, cit., p. 103.
             9  A.S. Mitrakos, France in Greece during World War i: A Study in the Politics of Power, Colum-
                bia University Press, New york 1982, pp. 164-165; Vagnini, Italia e Balcani, cit., p. 105.
             10  Per il ruolo di Sarrail in questa fase si veda M. Sarrail, Mon Commandement en Orient (1916-
                1918), Flammarion, Paris 1920, pp. 204-5.
             11  Vagnini, Italia e Balcani, cit., p. 86.
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