Page 401 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             mesi dopo il memoriale lituano: la Germania predispose infatti un memorandum
             in cui il riconoscimento dello Stato lituano era condizionato a legami di stretta
             alleanza economica e militare.
                Anche lo Stato Maggiore tedesco che – come detto avrebbe voluto germaniz-
             zare la regione – colse in questo accordo una soluzione accettabile e considerava
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             la Lituania parte integrante delle conquiste germaniche fino a quel momento.
                Questo passaggio è una tappa fondamentale verso l’indipendenza lituana, pe-
             raltro poco trattata dalla storiografia che spesso non ha approfondito l’appoggio
             dato dal governo tedesco ai patrioti lituani e il primo riconoscimento dell’auto-
             nomia del paese che dichiarava in maniera esplicita l’impegno lituano ad una
             alleanza militare strategica con la Germania, con atto formale sulla base dell’ac-
                                                                11
             cordo tra Germania e Lituania dell’11 dicembre del 1917.
                Durante la Conferenza di pace di Parigi il Consiglio della Lituania (Taryba)
             rinnegò quella prima dichiarazione e affermò come “vera” quella del 16 febbraio
             1918 che non menzionava alcuna alleanza con i tedeschi. In un documento del
             28 febbraio – inviato alla cancelleria tedesca dopo la seconda dichiarazione – si
             ribadiva comunque la volontà di non alterare gli accordi militari stabiliti in pre-
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             cedenza.
                Confusione. Tra l’accordo del novembre 1917 e la dichiarazione del 16 feb-
             braio 1918 vi fu la firma da parte del futuro presidente lituano Antanas Smetona
             (dicembre 1917) della dichiarazione di indipendenza contenente tutti i termini
             dell’accordo di novembre. Fu quella dichiarazione firmata da Smetona a segnare
             il destino della Lituania nel 1919. Senza questo passaggio, infatti, non si com-
             prende l’atteggiamento di ostilità dell’Intesa nei confronti della Lituania e si
             rinnova l’idea della stessa come vittima di decisioni prese dalle grandi potenze
             dell’epoca non considerandola, invece, un soggetto politico capace di decidere
             in piena autonomia, come appunto accadde. 13
                Come detto, tra il 18 e il 23 settembre 1917, si costituì la Taryba (Consi-
             glio), riconosciuta dalle autorità tedesche presenti in Lituania. In breve, nume-
             rose manifestazioni di esuli lituani ebbero luogo negli Stati Uniti, in Olanda e in
             Svizzera. La Taryba proclamò la restaurazione dello Stato lituano – con capitale
             Vilnius – il 16 febbraio 1918, ma il Paese rimase sotto l’amministrazione mili-
             tare tedesca.
                La Germania, infatti, avrebbe riconosciuto la nuova entità statale in cambio di



             10  Vedi N. Stone, The Eastern Front, 1914–1917, Charles Scribner’s Sons, New york, 1975.
             11  Tale dichiarazione di indipendenza avrebbe pesato come un macigno – al termine del conflitto
                – nelle considerazioni alleate sul destino della Lituania.
             12  Cfr. M. MacMillan, Parigi 1919. Sei mesi che cambiarono il mondo, Mondadori, Milano,
                2006.
             13  E. Goldstein, Gli accordi di pace dopo la Grande guerra, Il Mulino, Bologna, 2005, pp. 20-25.
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