Page 396 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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396 il 1917. l’anno della svolta
ma degli eserciti), il suo primo comandante fu il Principe Leopoldo di Baviera.
Guidato allo scoppio della guerra europea dal capo di Stato maggiore genera-
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le Helmuth von Moltke , e stazionato inizialmente a Coblenza, l’OHL era costi-
tuito da numerosi servizi e uffici dotati di strutture di comunicazione e controllo
in grado di permettere il coordinamento delle operazioni belliche tedesche su
tutti i teatri di guerra.
1917, premesse per l’indipendenza lituana.
Le posizioni politiche che si svilupparono nell’arco del 1917 risultano es-
senziali per comprendere le successive fasi che portarono all’indipendenza del
paese lituano dell’anno successivo.
Molta storiografia non ha sottolineato, ad esempio, l’appoggio dato dal go-
verno tedesco ai patrioti lituani e non considera che il primo riconoscimento
dell’autonomia al paese fu compiuto proprio da Berlino con un atto formale sulla
base dell’accordo tra Germania e Lituania dell’11 dicembre del 1917.
Tale accordo dichiarava – fra l’altro – in maniera esplicita l’impegno litua-
no ad una alleanza militare strategica con la Germania, successivamente questa
dichiarazione di indipendenza avrebbe pesato come un macigno al termine del
conflitto, nelle considerazioni alleate sul destino della Lituania.
Posizione, questa, quasi scomparsa nella storiografia lituana sull’argomento,
stessa sorte, del resto, pare accadere a studi italiani recenti che non evidenziano
l’importanza di questo primo atto formale sul piano internazionale.
Un primo tentativo di avvicinamento era avvenuto comunque a Berna nel
novembre del 1917 dove fu stabilita la formazione di uno Stato indipendente
– legato alla Germania da un sistema monetario e di trasporti comune - e si era
pensato alla formazione di un piccolo esercito lituano. Il documento stabiliva an-
che l’intenzione della Lituania di non stabilire eventuali relazioni diplomatiche
con la Russia, chiedendo contemporaneamente la protezione della Germania.
Ma andiamo con ordine, facciamo un breve passo indietro.
Il percorso verso l’autonomia politica dei tre paesi affacciati sul Mar Baltico
si realizzò gradualmente e con differenze sostanziali, nel caso di Estonia e Letto-
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nia non vi era alcuna tradizione storica di autonomia.
Invero, Pietro il Grande attraverso la pace di Nystad (1721) ottenne un sicuro
sbocco sul mare per il suo impero e un compromesso con la nobiltà tedesca, che
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2 Dopo le dimissioni del generale von Moltke a seguito del fallimento del piano Schlieffen,
l’Oberste Heeresleitung venne successivamente guidato dal settembre 1914 all’agosto
1916 dal generale Erich von Falkenhayn, e dall’agosto 1916 alla fine della guerra, dal
feldmaresciallo Paul von Hindenburg, coadiuvato dal quartiermastro generale dell’eser-
cito, generale Erich Ludendorff (Vedi Robert A. Asprey, L’Alto comando tedesco, Rizzoli,
Milano, 1993).
3 Cfr. R. Reali, L’Italia e i paesi baltici (1919-1924), Nuova Cultura, Roma, 2010.
4 Cfr. P.U. Dini, L’anello baltico: profilo delle nazioni baltiche: Lituania, Lettonia, Estonia,