Page 397 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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IV SeSSIone - Il 1917. AltrI frontI 397
vi aveva impiantato una società di stampo feudale.
Messi all’angolo gli svedesi e garantiti gli antichi privilegi ai baroni tedeschi
l’amministrazione russa governò senza troppe difficoltà.
Il caso lituano è differente, la Lituania, infatti, aveva già raggiunto una sua
identità di Stato sovrano e si era legata alla Polonia, potenza dell’area che si
estendeva dal Baltico al Mar Nero. Accorte politiche matrimoniali tra regnanti
avevano, nel tempo, portato all’assorbimento del Granducato di Lituania nel Re-
gno di Polonia sino alla definitiva unione del 1569, sancita attraverso il Trattato
di Lublino.
Le importanti questioni delle spartizioni proprio del regno polacco – del
XVIII secolo – avrebbero via via fatto diventare gran parte del territorio lituano
una provincia dell’Impero russo (1772 I spartizione, 1793 II spartizione, 1795
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III spartizione). Tuttavia la forte tradizione statuale maturata nel corso dei secoli
rimase la base storico-giuridica attraverso cui i lituani rivendicarono l’indipen-
denza del Granducato.
La Germania. Nella fase iniziale della Grande Guerra l’Impero tedesco en-
trò in una fase di stallo sul fronte Occidentale mentre fu grande protagonista su
quello Orientale, tra il 1914 e il 1917 l’esercito tedesco occupò buona parte della
Polonia e della Lituania e contemporaneamente iniziò a concepire soluzioni po-
litiche e amministrative che ebbero grande importanza per il successivo processo
di indipendenza dei due paesi e l’emancipazione politica di tutta l’area baltica.
La conquista dei territori baltici da parte dell’alto comando tedesco visse di-
verse fasi, si passò – infatti – da un’iniziale battuta d’arresto (1914) a Gumbin-
nen, che vide la vittoria dell’esercito russo, alla nomina di Paul von Hindenburg
a capo di Stato Maggiore del fronte Orientale. Il cambio di strategia politico-
militare si rivelò vincente e, dopo la battaglia di Tannenberg (agosto, 1914), ini-
ziò l’espansione tedesca verso Est sino alla vittoriosa battaglia dei Laghi Masuri
nel settembre dello stesso anno che portò all’occupazione dei territori russi fino
a Riga. I successi militari a ripetizione – in particolar modo in questa prima fase
– portarono alla costruzione del mito della invincibilità per le truppe tedesche
sul fronte Orientale e incensarono Hindemburg e Ludendorff a nuovi eroi e leg-
gende popolari. In quei mesi l’idea di costituire un nuovo “lander” da affiancare
al Reich non sembrò così irreale, l’utopia militare si orientò sul simbolo e la leg-
genda della “vendetta” di Tannenberg (che aveva visto la sconfitta dei Cavalieri
Teutonici nel 1410 da parte dei lituano-polacchi) mentre nel 1914 ci fu la vittoria
delle armate imperiali tedesche contro i russi.
Ma torniamo agli eventi del 1917 che, nel loro incedere, diedero la possibi-
Marietti, Genova, 1991.
5 L.R. Lewitter, The Partitions of Poland, in A. Goodwyn, The New Cambridge Modern Histo-
ry, Cambridge, vol. 8, 1965, pp. 333 – 359.