Page 394 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             eserciti bulgaro e ottomano avevano tutto l’interesse ad affrontare e sconfiggere
             i romeni.
                Il 27 agosto tre armate romene attraversarono i Carpazi ed entrarono in Tran-
             silvania, le città di Brașov, Făgăraș e Miercurea Ciuc furono catturate e venne
             raggiunta la periferia di Sibiu. La I Armata austro-ungarica fu respinta inesora-
             bilmente verso l’Ungheria, le truppe attaccanti furono accolte in maniera bene-
             vola dalla popolazione a maggioranza romena che li aiutò.
                Questa prima offensiva estiva da parte romena allarmò i tedeschi e gli austro-
             ungarici che riuscirono ad arrestare l’avanzata della Romania solo in settembre. I
             russi inviarono tre divisioni in appoggio alle operazioni nel Nord della Romania,
             ma scarsi furono i rifornimenti. Mentre l’esercito romeno attraversava la Transil-
             vania, il generale August von Mackensen lanciò il primo contrattacco, guidando
             una forza multinazionale composta dalla III Armata bulgara, una brigata tedesca
             e due divisioni del VI Corpo d’armata ottomano, che giunsero in Dobrugia dopo
             l’inizio dei primi scontri.
                La guarnigione romena di Turtucaia, circondata da truppe bulgare e da una
             colonna di truppe tedesche, si arrese il 6 settembre nella battaglia, appunto, di
             Turtucaia.
                Infine la IIIª Armata romena si ritirò e il 15 settembre il Consiglio di Guerra
             romeno decise di sospendere l’offensiva in Transilvania e dedicarsi ad attaccare
             le retrovie delle potenze centrali attraversando il Danubio a Flămânda, le forze
             romene e russe poste sul fronte avrebbero dovuto lanciare un’offensiva in dire-
             zione sud verso Cobadin e Kurtbunar.
                Quindi il 1° ottobre divisioni romene e russe attaccarono sul fronte della Do-
             brugia, senza tuttavia ottenere l’effetto sperato. Una forte tempesta notturna, poi,
             danneggiò il ponte di barche e persuase il generale romeno Alexandru Averescu
             a cancellare l’intera operazione, cosa che avrebbe avuto risvolti nefasti per il
             proseguo della campagna romena.
                Intanto i rinforzi inviati da San Pietroburgo agli ordini del generale Andrej
             Zajončkovskij riuscirono a fermare l’armata del generale tedesco Mackensen
             prima che questa potesse tagliare la linea ferroviaria che collegava Costanza con
             Bucarest. I combattimenti furono furiosi, e videro attacchi e contrattacchi da
             ambo le parti fino al 23 settembre.
                In questi giorni d’autunno fu preparata una grande controffensiva da parte
             delle potenze centrali, il comando generale passò a Falkenhayn – nel frattempo
             rimosso dall’incarico di Capo di Stato Maggiore tedesco – che aprì le danze il1 8
             settembre attaccando la Iª Armata romena nei pressi della città di Hațeg, e fermò
             l’avanzata dell’intero schieramento avversario. Otto giorni dopo, due divisio-
             ni di truppe da montagna tagliarono fuori una colonna romena che avanzava a
             Nagyszeben (Sibiu). Sconfitti i romeni si ritirarono sulle montagne e le truppe
             tedesche catturarono il passo di Turnu Roșu.
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