Page 399 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 399
IV SeSSIone - Il 1917. AltrI frontI 399
vocarne l’isolamento internazionale negli anni successivi alla fine del conflitto.
La nascita dell’indipendenza lituana. Furono due anni intensi, ma già dal
1915 la Lituania aveva iniziato a rivendicare la propria indipendenza alla Rus-
sia, contemporaneamente i tedeschi occuparono militarmente lo spazio polacco
e lituano raggiungendo Vilnius il 19 settembre con l’idea di creare delle regioni
satelliti legate allo Zweites reich.
Il cancelliere Theobald von Bethmann-Hollweg, del resto, in tempi non so-
spetti aveva manifestato pubblicamente l’intenzione del governo di sganciare la
Polonia e la Lituania dall’Impero russo concedendo loro l’indipendenza, del re-
sto, nel corso dell’occupazione, lo Stato Maggiore tedesco non si fece scrupoli a
sostenere il vero obiettivo dell’OberKommando: creare delle colonie controllate
dall’apparato militare del II Reich, in contrasto da quanto auspicato dal governo
di Berlino.
Carteggi della Nunziatura del Vaticano a Monaco di Baviera. Le condizioni
della Lituania sotto l’occupazione tedesca sono documentate da una serie di car-
teggi che la Nunziatura dello Stato Pontificio a Monaco ha conservato e che co-
stituiscono un osservatorio indipendente per il periodo che va dal 1915 al 1917.
La Nunziatura, all’epoca guidata da Eugenio Pacelli (futuro Pio XII), era re-
sponsabile per gli affari lituani posti sotto l’egida della monarchia cattolica ba-
varese, in stretto contatto con la Nunziatura di Varsavia – sotto la responsabilità
di Achille Ratti (futuro Pio XI) – l’ufficio di Monaco di Baviera si trasformò in
un operoso centro di raccolta informazioni sia per i conflitti tra il clero polacco
e quello lituano sia per le complesse trattative tra tedeschi e lituani per ottenere
l’indipendenza.
Benedetto XVX, da Roma, si fece promotore in quegli anni di raccolte di
fondi internazionali per aiutare le due regioni cattoliche a raggiungere l’agognata
indipendenza.
Coerente con l’idea di “colonizzare” l’area baltica l’esercito tedesco, oltre
alla progressiva spoliazione delle risorse e dei territori conquistati, cercò di im-
porre la propria Kultur, imposizione tendente a bersagliare principalmente la re-
ligione cattolica, vero e proprio caposaldo a difesa dell’identità lituana e polacca
dal protestantesimo tedesco e dall’ortodossia russa.
Di contro, le forze politiche lituane considerarono l’apertura del cancelliere
tedesco l’unica alternativa per raggiungere l’obiettivo, del resto la concessione
dell’indipendenza alla Polonia (1916) aveva attivato il movimento nazionale li-
tuano verso la creazione di un territorio autonomo politicamente. Vi fu quindi
una spaccatura in seno alla Chiesa locale, infatti mentre i parroci lituani preme-
vano – coi nazionalisti – verso un accordo con la Germania per l’indipendenza
l’alto clero polacco voleva calamitare le ragioni indipendentiste su Varsavia.
Il conflitto – apparentemente confessionale – descriveva le posizioni delle
due, diverse, correnti di pensiero che infuocarono in quei mesi il dibattito po-