Page 417 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             Il 1917. Il ruolo delle nazionalità



             Prof.  Andrea CARteny*



             Premessa
                   ra il 1917 e il ’18 si concretizza un passag-
             T gio fondamentale per gli esiti del conflitto
             mondiale: è la rilevanza dei fenomeni di mobi-
             litazione sociale e nazionale che viene assunta
             come nuovo fattore  ideologico determinante
             per  avviare  un’ultima  fase  della  grande  guer-
             ra. L’Italia subiva nell’autunno ’17 la disfatta
             di Caporetto e cercava nuove energie ideali e
             nuovi alleati  – anche interni all’Impero – per
             attaccare  al cuore il nemico  austro-ungarico:
             ecco come il sostegno alle nazionalità e a quelli che vengono definiti i popoli
             “oppressi” degli imperi plurinazionali dell’Europa orientale ebbe un forte im-
             patto sulla stabilità delle istituzioni imperiali. Soprattutto in Austria-Ungheria le
             nazionalità erano fonti di reali tensioni storiche e l’Impero asburgico “dualista”,
             vale a dire consolidato dal Compromesso austro-ungarico del 1867, presentava
             una complessità etnica tale da rappresentare potenzialmente il principale fat-
             tore di debolezza interna. La prima guerra mondiale fu così anche il contesto
             internazionale storico-militare in cui avvenne il cambio del punto di vista delle
             potenze dell’Intesa a proposito della sopravvivenza dell’Impero asburgico, fino
             alla sua “dissoluzione” nell’autunno 1918. Di fatto, fino al 1917, in Francia, in
             Inghilterra, negli Stati Uniti, perfino in Italia i governi tendevano a considerare il
             mantenimento della monarchia danubiana come un fattore di stabilità importante
             anche nell’Europa postbellica. In seguito, però, Roma avrebbe portato avanti una
             forte azione politica e militare destinata a dare contro Vienna il “colpo di gra-
             zia”, perseguendo una “politica delle nazionalità” capace di minare dall’interno
             l’Impero asburgico. 1





             *  Professore di Storia delle Relazioni Internazionali presso La Sapienza Un. di Roma
             1  Cfr. VALIANI LEO, La dissoluzione dell’Austria-Ungheria, Il Saggiatore, Milano, 1966,
                pp. 9-10. Sulla  penetrazione  della  propaganda  alleata  in Austria-Ungheria  cfr. anche
                CORNWALL MARK, The undermining of Austria- Hungary. The battle for heats and
                minds, Macmillan, New york, 2000.
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