Page 422 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 422

422                                                  il 1917. l’anno della svolta



             definiva, fin dall’inizio, per un approccio in qualche modo più moderno: assume-
             va infatti il controllo della conduzione bellica con una nminore attenzione verso
             le formalità militare e una maggiore sensibilità verso le prospettive di pace, li-
             berando i leader nazionalisti cechi con i decreti di amnistia della primavera del
             1917. 15

             L’impresa di carzano
                Nel settembre 1917 sono dunque il cosiddetto “fatto” di Carzano e che rive-
             larono le straordinarie possibilità di successo che la propaganda e l’attività di
             mobilitazione nazionale antiasburgica potevano raccogliere dietro le linee del
             fronte. In questa zona, infatti, nell’estate del 1915 su iniziativa del gen. Roberto
             Brusati le truppe italiane della 1^ Armata erano penetrate in territorio austriaco:
             nelle operazioni che si svolgevano in questa zona, fin dall’autunno, non pochi
             soldati austro-ungarici di origine ceca schierati sul fronte italiano e caduti pri-
             gionieri rivelavano sentimenti di simpatia per la causa italiana o passavano le
             linee per disertare. Le informazioni da questi fornite risultavano naturalmente
             preziose e il comando prese l’iniziativa di lanciare al di là delle linee nemiche
             volantini in più lingue con su scritto: «Venite da noi, vi accoglieremo da fratelli.
             La nostra guerra è anche la vostra. Noi combattiamo anche per la liberazione di
                                                          16
             tutti voi dalla tirannia della monarchia asburgica».
                La Strafexpedition austro-ungarica aveva poi riportato nel giugno 1916 sot-
             to controllo imperial-regio la Valsugana, lasciando alcune unità con soldati di
             nazionalità  slava.  In questo  contesto  il  comandante  del  V battaglione  del  1°

             15  Secondo il comando tedesco proprio questi gesti di distensione verso le nazionalità in-
                terne sarebbero stati causa del crollo morale delle truppe leali imperial-regie, e dunque
                parte in causa del tradimento dei soldati della XIX divisione sul fronte italiano, nel luglio,
                e del tradimento di Carzano, nel settembre: cfr. CRAIG GORDON A., The World War I
                Alliance of the Central Powers in Retrospect: The Military Cohesion of the Alliance, in
                The Journal of Modern History, Vol. 37, No. 3, Sept., 1965, p. 343.
             16  PETTORELLI LALATTA CESARE, L’occasione perduta. Carzano 1917, Mursia, Mila-
                no, 1967, p. 17. Si fa qui riferimento a questa edizione curata dall’autore, Cesare Pettorelli
                Lalatta Finzi, dopo che la prima edizione del 1926 – stampata per i tipi di Cappelli col
                titolo Il sogno di Carzano – era stata sequestrata dalla polizia prima della distribuzione in
                quanto ritenuta dal governo fascista lesiva per il prestigio dell’esercito. Il volume presenta
                la puntuale ricostruzione, anche attraverso i documenti, da parte del principale protago-
                nista italiano della vicenda, il magg. Finzi. Sull’impresa di Carzano, oltre ad una nuova
                edizione delle memorie e documenti de L’occasione perduta. Carzano 1917 (Mursia,
                Milano, 2007), cfr. anche le corpose memorie dell’altro principale protagonista nell’e-
                sercito austro-ungarico, in traduzione italiana recentemente riedite: PIVKO LJUDEVIT,
                Carzano 1917. Abbiamo vinto l’Austria-Ungheria, LEG-Libreria Editrice Goriziana, Go-
                rizia, 2017. Cfr. anche SARDI LUIGI, Carzano 1917, Curcu&Genovese, Trento, 2007;
                VENTO ANDREA, In silenzio gioite e soffrite. Storia dei servizi segreti italiani dal risor-
                gimento alla guerra fredda, Il Saggiatore, Milano, 2010.
   417   418   419   420   421   422   423   424   425   426   427