Page 418 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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418 il 1917. l’anno della svolta
Il contesto internazionale e il network per le nazionalità oppresse
Un’azione politica di rivendicazione dei diritti delle nazionalità senza Stato
si era già profilata fin dagli anni precedenti lo scoppio del conflitto, ad opera
del giornalista ed attivista francese Jean Pélissier e dell’esiliato lituano Juozas
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Paršaitis, conosciuto con il nome di Jean Gabrys. Fin dal 1912, con la promo-
zione del Congrès Universel des Nationalités, avevano lanciato una struttura,
l’Office Central des Nationalités, in seguito noto anche come Union des Natio-
nalités, per la diffusione di informazioni e il coordinamento delle attività di dif-
ferenti movimenti di popoli e nazionalità oppresse. Pélissier avrebbe partecipato
anche alla Conference of Oppressed Nationalities tenutosi a Londra, nel febbraio
1914, e promosso (pur senza prendervi parte) alla Deuxième Conférence des
Nationalités di Parigi, del giugno 1915, con l’intervento – tra i tanti – di serbi,
bulgari, lettoni, lituani, romeni, armeni. Capaci attraverso l’Office Central des
Nationalités di coinvolgere rappresentanti ed esponenti di movimenti molto dif-
ferenti, dall’Europa occidentale all’Asia (catalani e baschi dalla Spagna, irlande-
si, egiziani e indiani dall’Impero britannico, lituani e lettoni dalla Russia, cechi
e serbi dall’Austria-Ungheria, etc.), avrebbero fino al 1919 promosso meeting,
conferenze e congressi delle nazionalità e diffuso informazioni sulla situazione
delle nazionalità e sull’attività con la rivista Annales des Nationalités. Pubblica-
to come bollettino (Bulletin de l’Union des Nationalités) dal segretariato dell’or-
ganizzazione (nel 1916 con sede alla Villa Messidor di Chemin de l’Elysée, a
Lausanne-Ouchy), gli annales si proponevano come strumento fondamentale
di coordinamento dei differenti movimenti nonché informazione e propaganda,
dedicando vari numeri a specifiche questioni nazionali e informando degli ultimi
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aggiornamenti sulle situazioni delle nazionalità e sulle pubblicazioni sul tema.
Inoltre, con approccio comparato, in alcuni numeri si approfondivano specifiche
questioni nazionali con la pubblicazione di studi monografici: questa serie di stu-
di, iniziata già prima del conflitto, durante la guerra avrebbe costituito una prima
documentazione di riferimento per il sostegno alle giuste rivendicazioni delle
nazionalità nel momento dei colloqui di pace. Tra il 1916 e il ’17 quest’attività
editoriale fu crescente per ampiezza di interessi e di approfondimento: pubblica-
to come numeri 6-8 del 1916, il volume “étude sur la Nation Catalane” si pre-
2 Cfr. WATSON D.R., Jean Pélissier and the Office Central des Nationalités, 1912-1919,
in The English Historical Review, Vol. 110, n. 439, Oxford University Press, Oxford,
November 1995.
3 Ad esempio, cfr. Les Annales des Nationalités. Bulletin de l’union des Nationalités, n. 12,
me
5 année, Lausanne-Ouchy, 1916, il cui sommario propone una parte su “Le Problème
Baltique”, divisa in “La Question Lithuanienne”, “La Question Esthonienne”, “La Que-
stion Finlandaise”, poi la parte “Chronique des Nationalités”, con notizie dalla Boemia,
Lituania, Svezia, Ucraina.