Page 11 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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IntroduzIone e apertura deI lavorI 11
introduzione e apertura dei lavori
La prima guerra mondiale.
linee per un bilancio
Prof. Antonello Folco BiAgini 1
n autunno la guerra si conclude; l’offensiva
I degli alleati in Macedonia determinò la fir-
ma del primo degli armistizi – quello di Salo-
nicco (autunno 1918) - che avrebbero concluso
la prima guerra mondiale. Il fronte balcanico,
che pure era sempre stato considerato come se-
condario dall’Intesa, era quello dove erano stati
esplosi i primi colpi che avevano dato il via alla
guerra prima europea e poi mondiale: attentato
di Sarajevo, ultimatum capestro del governo di
Vienna a quello di Belgrado e dunque il conflitto che aveva infiammato l’Europa,
e non solo, dal 1914. proprio nei Balcani doveva cominciare il processo di pace.
Il generale Franchet d’Esperey impose condizioni estremamente dure ai nego-
ziatori determinando sostanzialmente la fine del regno dei Coburgo in Bulgaria
stringendo in una morsa le truppe austro-ungariche già fortemente provate dalla
disfatta subita sul piave nel giugno del 1918 e dal crescere dei fermenti interni
determinati dalle nazionalità componenti il variegato e multinazionale Impero.
Cechi, slovacchi, polacchi, sloveni, croati avevano dato vita ad associazioni poli-
tiche e da queste erano sorti i Consigli nazionali che avrebbero dovuto esercitare
pressioni sulle future trattative di pace. Ma non furono solo le nazionalità com-
ponenti l’Impero austro-ungarico a determinarne l’implosione. Gli ungheresi che
pure con il compromesso del 1867 avevano vista riconosciuta l’istanza dell’an-
tico Regno d’Ungheria ma gli stessi austriaci iniziarono a identificarsi con la
volontà di realizzare un proprio Stato nazionale. Il lungo processo di identifica-
zione nazionale che aveva percorso tutto il secolo XIX sembrava aver raggiunto
i propri obiettivi e non a caso uno dei 14 punti di Wilson – il decimo – recitava:
ai popoli dell’Austria-Ungheria…, dovrà essere data la più larga possibilità per
uno sviluppo autonomo”.
pur riferito all’Impero degli asburgo il dettato di cui sopra investirà come
un turbine tutte le nazionalità comprese quelle dell’Impero ottomano ma non
1 professore emerito di Storia dell’Europa orientale Sapienza - Università di Roma