Page 122 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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le . Nelle pagine che seguono si tenterà di darne una visione più ampia, soffer-
mandosi in particolar modo sulle relazioni tra Commissario e vertici militari, con
i limiti dati dallo spazio a disposizione e dalle capacità dell’autore.
L’organizzazione centrale aeronautica nei primi anni di guerra.
La Direzione generale d’aeronautica.
La disfatta di Caporetto colse le istituzioni aeronautiche italiane in una fase
di transizione. appare superfluo ricordare che quando parliamo d’impiego di
aeroplani e dirigibili nel corso del primo conflitto mondiale, parliamo di mezzi
in dotazione al Regio Esercito e alla Regia Marina. Terreno comune alle due
forze armate, l’aeronautica era diventata anche motivo di confronto anche aspro,
soprattutto quando al vertice della Marina si era trovato paolo Thaon di Revel,
molto più attento dei suoi colleghi a salvaguardare le prerogative aeronautiche
della sua forza armata. anche approfittando del suo temporaneo allontanamento
dalla carica di Capo di Stato maggiore, nel settembre del 1916 era stato raggiunto
un compromesso, a vantaggio dell’Esercito, con l’accentramento dei servizi ae-
ronautici presso la Direzione generale di aeronautica del Ministero della Guerra,
ente centrale con compiti di natura amministrativi e logistici (regio decreto 7
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settembre 1916, n. 1213) .
Istituita con il regio decreto 7 gennaio 1915 n.11, la Direzione generale di
aeronautica era transitata al neocostituito Ministero delle armi e munizioni (r.
d. 16 giugno 1917, n. 980); dal dicembre 1915, e ancora alla vigilia di Capo-
retto, era retta dal generale Giovan Battista Marieni, subentrato su indicazione
di Cadorna a Maurizio Mario Moris, fino a quel momento figura di riferimento
dell’aeronautica italiana.
appartenente all’arma del Genio, Marieni, al momento dell’assunzione
dell’incarico completamente digiuno di questioni aeronautiche, esercitò nel
complesso con buoni risultati il suo mandato. Sotto la sua direzione conobbe
4 Luciano Segreto, L’Aeronautica tra pionierismo e grande industria; andrea Ungari, il
dibattito politico sull’Aeronautica durante la I Guerra Mondiale, entrambi in: aa. VV.
L’Aeronautica italiana nella Prima Guerra Mondiale, cit..
5 Ispettorato dei Sommergibili e dell’aviazione, Relazione sui servizi aeronautici della R. Ma-
rina dal 1° maggio al 31 dicembre 1917, copia in archivio Ufficio Storico Stato Maggiore
aeronautica (d’ora in poi aUSSMa), Fondo Miscellanea, b. 11, fasc. 116. Sul decreto del
1916 Thaon di Revel commentò: “Coloro che con poveri mezzi e con poco soccorso morale,
lottando tenacemente e oscuramente, erano riusciti a creare e ad affermare in Marina la nuova
importantissima arma – che già aveva i suoi martiri, i suoi eroi, le sue glorie – chinarono il
capo scoraggiati pensando essere ben tenue il beneficio dinanzi al danno del provvedimento”,
in I primi cinque mesi dal ritorno alla carica di capo di stato Maggiore, relazione del 20
luglio 1917, riportata in Ufficio storico dello Stato maggiore della marina, L’Aviazione marit-
tima durante la guerra, Roma, s.d., pp. 19-20

