Page 120 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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120 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
Thaon di Revel che stilò quella strategia
del rischio equivalente tesa a ottimizzare
i risultati, mantenendo intatta la flotta da
battaglia. I successi di premuda, dell’af-
fondamento della nave da battaglia Szen-
tIstvàn, quello della corazzata Viribus
Unitis sono la logica conseguenza della
strategia offensiva modulata dal naviglio
sottile e silurante, tanto cara a Thaon di
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Revel che si riassume in :
- Strategia della vigilanza (per rintuzza-
re le offese nemiche con ampio impie-
go del naviglio leggero e sottile);
- Strategia della battaglia in porto (per
sfidare direttamente nelle proprie basi
la flotta austriaca attestatasi sulla di-
fensiva); Il Grande Ammiraglio
- Massivo impiego dei nuovi sistemi Paolo Thaon di Revel
d’arma quali aviazione navale, som-
mergibili, mine, torpedini, ecc.;
- Difesa costiera e delle basi navali (treni armati, pontoni armati, ostruzioni,
minamento, ecc.);
ma soprattutto
- protezione del traffico marittimo nazionale e interdizione di quello nemico.
Tutto questo, oggi come cento anni fa, ma anche come 2000 anni fa ai tempi
dei Romani, ha un nome,
potere marittimo, ovvero la difesa, ogni giorno, in pace e in guerra, dei
legittimi interessi della Nazione, quali il lavoro, il risparmio, il progresso, nel
rispetto degli equilibri continentali e globali.
Rimaneva ora un solo quesito irrisolto, posto dal Grande ammiraglio sin pri-
ma della guerra: “o adeguare la Marina alla politica estera italiana o adeguare la
politica alla propria Marina”.
29 Ferrante E., La Grande Guerra in adriatico, Roma, Ufficio Storico Marina Militare, 1987.

