Page 123 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             notevole impulso la produzione industriale nazio-
             nale, specie nel corso del 1917, sia in termini
             quantitativi  sia  qualitativi.  Marieni,  inoltre,
             prese a cuore il problema del personale, ar-
             rivando a proporre nelle sedi opportune la
             creazione di un’arma aeronautica, con
             un proprio organico e una propria spe-
             cificità. Ma le sue proposte si infran-
             sero  contro  il  muro  di  una  mentalità
             forse ancora non pienamente in grado
             di apprezzare la novità che l’aviazio-
             ne  rappresentava.  Fu  la  burocrazia
             del Ministero della guerra, in partico-
             lare la ascoltatissima Divisione Stato
             maggiore, a rigettare ogni proposta di
             Marieni in tal senso, definendo ancora
             non maturi i tempi per una promozione
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             dell’aeronautica ad arma .
                per le scelte di politica industriale Marie-
             ni si avvalse di un’articolazione della Direzio-
             ne generale, la Direzione tecnica dell’aviazione
             militare (DTaM), guidata dal tenente colonnello ot-        Eugenio Chiesa
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             tavio Ricaldoni . Sarà Ricaldoni stesso, negli ultimi mesi del

             6   Si veda la testimonianza data successivamente da Marieni alla Commissione parlamentare
                 sulle spese di guerra in: archivio Storico Camera dei Deputati (d’ora in poi aSCD), Com-
                 missione d’Inchiesta sulle spese di guerra, busta 130bis, fasc. 909, sottofasc. 7 (d’ora in
                 poi Deposizione Marieni). per quanto riguarda il personale impiegato nei servizi aeronautici
                 dell’Esercito, questo era inquadrato nel Corpo aeronautico militare (CaM), istituito con il
                 medesimo decreto che faceva nascere la Direzione generale agli inizi del 1915. Il CaM ave-
                 va le caratteristiche di “corpo aperto”, cioè vi si faceva parte per il solo tempo trascorso nei
                 servizi aeronautici, obbligando il personale a fare rientro nell’arma/corpo di provenienza ogni
                 volta che se ne prospettava la necessità, per esempio quando, specie per gli ufficiali, si andava
                 in valutazione per la promozione al grado superiore; per questi particolari meccanismi, molti
                 erano stati i problemi, a cominciare dall’allontanamento (che poteva essere temporaneo ma
                 anche definitivo) dal servizio aeronautico anche di elementi validi che altrimenti vedevano
                 compromesse le loro possibilità di carriera. Va ricordato, infine, che la Regia Marina si rifiutò
                 di individuare ogni forma di specializzazione per il suo personale aeronautico creando un
                 corpo separato; solo nel 1920 fu creata la Forza aerea della Regia Marina.
             7   Nato a Montevideo nel 1877, ottavio Ricaldoni, ufficiale del Genio, era uno dei veterani del
                 servizio aeronautico, che aveva iniziato nel 1898 presso la Brigata specialisti, dove rimase
                 fino al 1912, dedicandosi allo studio e alla progettazione; il suo nome rimane legato al primo
                 dirigibile militare italiano, progettato insieme al collega Gaetano arturo Crocco, l’N-1, cono-
                 sciuto anche come “Crocco- Ricaldoni”. Riprese il servizio aeronautico nel 1914, chiamato
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