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Conti . I militari presenti erano l’ammiraglio De Lorenzi, capo dell’Ispettora-
to Sommergibili e aviazione della Marina (che poi verrà sostituito dal coman-
dante De Filippi), il generale Maggiorotti (ancora formalmente con l’incarico
di direttore generale d’aeronautica), più il restante personale militare adibito a
compiti di segreteria. La composizione vedeva dunque come predominante l’e-
lemento politico-industriale su quello militare, anche perché ai parlamentari e ai
due industriali furono attribuiti i compiti più importanti come la vigilanza sulla
produzione industriale, sugli accordi e i relativi contratti, il reclutamento del per-
sonale militare e civile destinato al servizio aeronautico, mentre all’ammiraglio
De Lorenzi furono affidate le questioni relative al coordinamento tra i servizi
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aeronautici di Esercito e Marina .
Già nel corso delle prime sedute di questa Commissione, Chiesa esplicitò
come obiettivo del suo programma quello di “dare la massima efficienza al bom-
bardamento offensivo”. Questo sul piano pratico significava far convergere la
quasi totalità dello sforzo produttivo verso un solo velivolo che già da tempo
era stato individuato per rinnovare la linea di volo del bombardamento e cioè il
Caproni Ca.5 conosciuto anche come Caproni 600. Il 10 novembre si teneva una
seduta della Commissione allargata ai rappresentanti delle principali industrie
(agnelli per la Fiat, pio perrone per l’ansaldo, Caproni e Casati per la Società
per lo Sviluppo dell’aviazione, Bocciardo per la San Giorgio e per la piaggio);
in quella circostanza gli imprenditori fecero fronte comune nel sollecitare al go-
verno interventi più consistenti a favore delle ditte impegnate nella produzione
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aeronautica .
Seppur interessato a un rafforzamento dell’aviazione da bombardamento, il
15 Dante Ferraris (1868-1931), esponente di spicco del mondo industriale italiano, era al mo-
mento vicepresidente della Fiat, di cui era stato uno dei promotori della diversificazione pro-
duttiva; il sodalizio con G. agnelli non era destinato a durare perché per divergenze di ve-
dute, anche politiche, lasciò la società torinese nel luglio 1918. Vds. in proposito: Elisabetta
orsolini, Dante Ferraris, in DBI, vol. XLVI, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 1996,
pp. 718-722. Ettore Conti (1871-1972) era una delle principali figure nel settore dell’industria
elettrica, prima con la Edison, poi autonomamente con la “Società per imprese elettriche
Conti e C.”. Nel corso di questa sua attività si legherà, come del resto Ferraris, agli ambienti
vicini alla Banca commerciale e avrà stretti rapporti umani e professionali con Carlo Esterle,
presidente della Conti e C., ma anche della Società per lo Sviluppo dell’aviazione, nata nel
1915 per la produzione dei Caproni 300. Sarà Conti, nell’immediato dopoguerra, a guidare
politicamente l’aeronautica, succedendo in pratica a Chiesa. Sulla sua figura, oltre alla nota
autobiografia (Dal taccuino di un borghese, pubblicata per la prima volta nel 1946 e poi
ancora nel 1986 dal Mulino), si veda anche la voce curata da e. Decleva, in DBI, Istituto
dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1983, vol. XXVIII, pp. 389-399.
16 Sul ruolo della Commissione e la sua rilevanza nelle scelte del Commissario, cfr. relazione
inchiesta spese di guerra, cit., passim.
17 Relazione inchiesta spese di guerra, cit., p. 273.

