Page 132 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             Come furono sintetizzati da Chiesa, i compiti del Commissariato erano:
                   “provvedere alla costruzione di aeroplani, di dirigibili e di aerostati per
                   l’Esercito e la Marina, per la difesa antiaerea, per la difesa d’oltremare,
                   albania e Macedonia, per la Colonia Libica, per le scuole; campi, hangars;
                   approvvigionamenti per gli apparecchi, per l’armamento e per il muni-
                   zionamento generale; preparare piloti, motoristi e montatori, elettricisti e
                   mitraglieri e artificieri, e tutto il corredo automobilistico” .
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                a riprova della volontà politica di potenziare tutto il settore aeronautico, a
             disposizione del nuovo organismo furono messi a disposizione per l’esercizio
             finanziario 1917-18, sui capitoli attestati presso il Ministero armi e munizioni,
             un miliardo e duecento milioni .
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                L’organigramma del Commissariato, preparato già a gennaio 1918, fu sancito
             con il decreto luogotenenziale n. 484 del 12 aprile 1918. L’emanazione del prov-
             vedimento incontrò alcuni ostacoli, ufficialmente per un ritardato coordinamento
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             con gli altri dicasteri (poste e telegrafi) .
                Esaminando la struttura del Commissariato (figura 1, dove viene riportato
             l’assetto definitivo al 1° giugno 1918), questo prevedeva la diretta collaborazio-
             ne al Commissario di un ufficio di Gabinetto, a capo del quale fu posto il mag-
             giore aurelio Bontempelli. Mansioni non solo ispettive erano quelle dell’Ispet-
             tore generale, l’incarico di maggior rilevanza attribuito a un militare (ufficiale
             generale del R. Esercito), che ne facevano sulla carta una sorta di vicecommis-
             sario, ma che la personalità fortemente accentratrice del Commissario confinava
             a una posizione più defilata, come conferma anche il fatto che nell’anno di vita
             del Commissariato si susseguirono ben tre Ispettori generali (nell’ordine, il già


             25  Eugenio cHiesa, L’aeronautica di guerra nella gestione del Commissariato Generale, Tip.
                 Gorlini, Milano, 1921, p. 14. appena insediatosi, il 3 novembre, Chiesa inviò a “Tutte le
                 autorità Militari e Civili aventi relazioni colla aeronautica” il seguente messaggio: “assumo
                 questo ufficio per recarvi il desiderio del paese di opere urgenti, concordi, feconde. Bisogna
                 rispondere a questo desiderio ansioso con alacre volontà, superando ogni competizione, com-
                 ponendo tutte le capacità utili, industriali, tecniche, militari, ad un sol fine: dare maggiori
                 mezzi, immediati, poderosi a difesa ed offesa per la patria. L’arma aerea, che segnò nella
                 dura guerra alte prove di valore e di gloria, dovrà essere presidio Supremo di resistenza e di
                 riscossa. a lavoro, tutti. Il Commissario Generale per l’aeronautica Eugenio Chiesa”.
             26  Da una nota della Ragioneria del Ministero della Guerra alla Commissione parlamentare sulle
                 spese di guerra risultano stanziati per l’esercizio finanziario 1918-19 sul capitolo “Spese per
                 la guerra concernenti l’aeronautica” 1.392.765.000 di lire (aSCD, Commissione d’Inchiesta
                 sulle spese di guerra, busta 130bis, fasc. 909, sottofasc. 7) .  Cfr. in proposito: Fabio Degli
                 Esposti, Le spese per i servizi aeronautici nella Grande Guerra, in aa. VV. l’aeronautica
                 italiana nella Prima Guerra Mondiale, cit.
             27  La bozza del decreto preparata dal Commissariato è in aCS, presidenza del consiglio, 1918,
                 1.4.844. Da notare che nella bozza, operando una forzatura, si parla di “arma aerea” e non di
                 Corpo aeronautico militare, come sarebbe stato più corretto.
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