Page 134 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             fatto che i tecnici della DTaM si trovavano nel duplice ruolo di autori di pro-
             getti che poi loro stessi dovevano vagliare e fare accettare all’amministrazione,
             non diedero comunque adito, nei confronti di Savoja e Verduzio, a “fatti che ne
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             ledessero la onorabilità” .
                al Commissariato facevano capo alcune squadriglie della difesa aerea, di-
             videndo la responsabilità della difesa delle città da attacchi nemici con i reparti
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             che dipendevano dai comandi d’armata territoriali . L’importante Ufficio col-
             legamento con il Comando Supremo e con le Missioni all’estero era affidato al
             capitano Carlo Cavalli.
                a sottolineare la rilevanza che veniva attribuita al programma Caproni, la
             presenza, decisamente anomala in una pubblica amministrazione, dell’Ufficio
             produzione Caproni con sede a Milano, e affidato a oscar Sinigaglia, uno dei
             padri della siderurgia italiana, all’epoca sotto le armi con il grado di capitano.
             a Sinigaglia e a Ettore Conti, data la loro esperienza, furono in particolare de-
             mandati i controlli sulle ditte produttrici e nei loro rapporti a Chiesa non sempre
             espressero giudizi positivi sulle industrie, delle quali evidenziavano in particola-
             re la scarsa organizzazione del lavoro.
                Come detto, il Commissariato era competente anche in tema di aviazione
             civile (come del resto lo era la precedente Direzione generale di Marieni). poco
             prima dell’estate del ’18 fu predisposto un progetto di legge, redatto da una spe-
             ciale commissione guidata da pietro Lanza di Scalea, per regolamentare l’aero-
             navigazione, essendo la legislazione in materia ferma al decreto-legge 3 settem-
             bre 1914 n.1008 che bloccava ogni attività di volo per i privati .  Il progetto di
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                 due guerre, come, ad esempio, Celestino Rosatelli, che curò la produzione dei caccia e bom-
                 bardieri Fiat.
             31  Relazione inchiesta spese di guerra, p. 305. per non perdere completamente la professionalità
                 dei due ingegneri, entrambi furono distaccati presso alcune industrie, ma mentre Verduzio
                 rimase alla Fiat, Savoja poco dopo lasciò il servizio aeronautico e fini la guerra come coman-
                                           à
                 dante di battaglione zappatori della 3  armata. Verduzio nel 1923 entrò a far parte della Regia
                 aeronautica e proseguì la sua carriera fino al grado di generale; Savoja rimase in servizio con
                 il Regio Esercito fino al 1929, diventando, dopo il congedo, direttore del settore aeronautico
                 della casa torinese.
             32  La rete della difesa aerea si dimostrò permeabile in occasione del bombardamento di Napoli
                 effettuato da un dirigibile tedesco l’11 marzo 1918. L’inchiesta che ne seguì, voluta forte-
                 mente da Chiesa, porterà a severi provvedimenti nei confronti del personale coinvolto per il
                 mancato avvistamento del dirigibile nemico che aveva volato indisturbato dall’adriatico al
                 Tirreno e fatto ritorno incolume. Sul bombardamento di Napoli e sull’inchiesta, documenti
                 sono in aUSSMa, Fondo I Primordi, busta 29, fascc. 382 e 387.
             33  Il provvedimento del 1914 vietava “a qualunque apparecchio o mezzo di locomozione aerea
                 di volare o di innalzarsi su qualunque punto del territorio dello Stato, delle colonie e del mare
                 territoriale salvo le eccezioni stabilite per le autorità militari e per gli altri aeronauti che dai
                 ministri della guerra e della marina siano stati di volta in volta autorizzati”. Nel corso della
                 sua lunga carriera politica pietro Lanza di Scalea (1863-1938), prima come deputato poi, dal
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