Page 275 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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III SeSSIone - I CappellanI MIlItarI 275
come Sergente di Sanità, e della sua prima destinazione: “… perché non farmi
raccomandare subito come Cappellano Militare? … bastavano poche lire … a
me questo sistema non piacque: mi sarebbe sembrato un tentar Dio …” (Gda
592), “… Richiamai dunque il << niente domandare e niente rifiutare >> di San
FRaNCESCo di Sales (1567-1622) e mi trovai contento ad onta degli assalti del
mio amor proprio che il Signore mi aiutò a far tacere; e mi aiutò così bene che per
parecchi mesi mi fece trovare naturalissimo che io fossi Sergente e niente altro
che Sergente …” (Gda
593). “… l’umiltà e la semplicità …” (Gda 576). Traspaiono da queste parole
non delle pie esortazioni, generiche e vacue, da offrire in qualche omelia o in
qualche catechesi dovute, ma delle scelte di vita personali e pubbliche, tangibili
ed efficaci, ricche di un vissuto sacerdotale, visibile e credibile nella sostanza,
per sé e per tutti.
“… Dove mi avrebbero mandato? … Non ci doveva pensare Iddio? E ci pen-
sò. …” (Gda 592), le domande che Don angelo Roncalli si fa, sono quelle di tut-
ti, i desideri sono quelli di tutti, ma la lucidità del Sacerdote prevale sulle paure
e su ogni genere di calcolo personale: “… E poi il pensiero della responsabilità
del ministero di Cappellano Militare, specialmente con un Reggimento al fronte,
mi spaventava, non tanto per il timore di perder la vita, che è pur sempre cosa
cara, quanto di un insuccesso dannoso ai soldati e non decoroso per me e per la
dignità sacerdotale …”
(Gda 592). Le dimensioni di “uomo” e di “sacerdote” convivono nella stessa
persona e si uniscono in una fusione inscindibile, mostrando, nella natura umana,
quel miracolo che solo Dio padre in Gesù Cristo nello Spirito Santo sa operare:
essere presente, anche in circostanze drammatiche, come quelle causate dalla
guerra, chiamato nella fede, come pastore d’anime, a testimoniare la cura, che
Dio stesso riserva, indistintamente, ad ogni essere umano.
La sciagura della guerra come “singolare” occasione
di incontro con l’umano
Che cosa è la guerra per Don angelo Roncalli? … La terribile guerra, così
dolorosa per tutti, è il calvario speciale delle madri e delle spose: essa le tiene,
come la Vergine martire, in piedi presso la croce. …” (Gda 587).
Il contesto è quello, nel quale i militari “chiamati alle armi” sono tutti di sesso
maschile, perciò, chi soffre maggiormente, per la loro mancanza da casa e per la
loro sorte, sono le donne: madri-mogli-fidanzate.
Il paragone tra la guerra e il calvario, esprime i più alti livelli di dolore e di
umiliazione conosciuti in tutta la Bibbia e in tutta la Rivelazione cristiana: “noi
invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pa-