Page 270 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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             uscita vittoriosa, con grande impegno bellico e tributo di vite, dal primo conflitto
             mondiale. Ma l’incontro tra gli italiani e i cappellani militari si era già consu-
             mato, quei nuovi cittadini, uomini semplici che spesso erano anche miscredenti,
             anarchici e socialisti (come ebbe a scrivere padre Tobia Spada di un reparto di
             energici soldati romagnoli a cui era stato assegnato ) quegli italiani di popolo,
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             avevano già riconosciuto negli uomini che portavano la croce sul petto nelle
             trincee fangose del Carso e nella valle dell’Isonzo o sul monte San Michele, un
             appiglio reale a cui appoggiarsi, spesso proprio l’ultima persona con cui scam-
             biare una parola, a cui affidare la conclusione del proprio passaggio terreno e una
             lettera per la famiglia o per l’amata in un grande massacro che rimane ancora
             oggi, a più di cento anni di distanza, testimonianza viva dell’orrore della guerra.















































             59  Cfr. CaVaTERRa E., Sacerdoti in grigioverde. Storia dell’ordinariato militare italiano
                 cit, 34.
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