Page 271 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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III SeSSIone - I CappellanI MIlItarI                                271



             Don Angelo Roncalli un sacerdote chiamato alle armi
             divenuto San Giovanni XXIII Papa




             Monsignor Angelo FrigeriO       1




             Premessa
                  erchiamo di proporre qualche “considera-
             C zione” spirituale a riguardo del Sacerdote
             angelo Roncalli, “più tardi” divenuto papa, ma
             “chiamato alle armi”, “molto prima”, in un tem-
             po (1870 – 1929) in cui i Seminaristi e i Sacerdo-
             ti, se in età prevista, venivano “chiamati e arruo-
             lati” per prestare Servizio Militare, come ogni altro cittadino del Regno d’Italia.
                Normalmente, quando si parla di angelo Roncalli, il pensiero va subito a
             papa GIoVaNNI XXIII, il papa del Concilio Vaticano II (1962 – 1963), il co-
             siddetto Papa
                “buono”, ancor di più oggi, a seguito della Canonizzazione, celebrata da papa
             FRaNCESCo in piazza San pietro, la domenica della Divina Misericordia il
             27 aprile 2014 (nella stessa celebrazione anche papa Giovanni paolo II è stato
             canonizzato).
                proviamo a delineare il percorso spirituale seguito da Don angelo Roncal-
             li, Sacerdote – Sergente di Sanità – Cappellano Militare, sulla base di quanto
             egli stesso scrive, “in tempo reale”, nel suo “Giornale dell’anima” (Gda): cioè,
             mentre egli è Sacerdote e scrive di sé, vivendo in contemporanea ciò che narra.
             perciò, senza alcuna coscienza di un Episcopato che egli non ha ancora ricevuto,
             di esperienze internazionali che non può immaginare, di un patriarcato a Venezia
             non prevedibile e, ancora di più, di un papato nemmeno ipotizzabile.
                La coscienza di angelo Roncalli, Sacerdote, perciò, può essere considerata
             come quella di un qualsiasi altro prete che, vivendo esperienze sacerdotali del
             tutto simili a quelle degli altri Sacerdoti, svolge il suo “servizio presbiterale”,
             senza avere nessuna avvertenza di ciò che accadrà nel suo futuro, né per i tempi
             “brevi”, né per i tempi “medi”, tantomeno per i tempi “lunghi”.
                Leggere e capire ciò che Don angelo Roncalli scrive nel periodo della prima
             Guerra Mondiale, perciò, esige uno sforzo intellettuale e distintivo, che impon-


             1   Vicario Generale Militare
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