Page 346 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
P. 346
346 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
tale sul piano della guerra di materiali. A fronte di eserciti alleati ormai incapaci
di rimpiazzare adeguatamente le perdite accumulate (ne corso del 1918, la chia-
mata alle armi della classe 1899 è effettuata da pressoché tutti i belligeranti), gli
Stati Uniti possiedono capacità di mobilitazione ancora sostanzialmente integre.
Il primo bando dopo l’adozione del Selective Service Act (5 giugno 1917) inclu-
deva negli elenchi tutti gli uomini di età compresa fra 21 e 31 anni; il secondo (5
giugno 1918) vi includeva quanti avessero compiuto i 21 anni dopo il 5 giugno
1917; un bando supplementare (24 agosto) estendeva la previsione a quanti li
avessero compiti fra il 5 giugno e il 23 agosto 1918; il 12 settembre, un ultimo
bando estendeva, infine, l’obbligo di iscrizione a tutti gli uomini di età compre-
sa fra 18 e 45 anni. Esclusioni (via via ridotte) si applicavano inizialmente agli
stranieri residenti (resident aliens), agli immigrati che non avessero già espresso
intenzione di richiedere la cittadinanza statunitense e a quanti non già cittadini
statunitensi fossero nati in uno dei Paesi con cui gli Stati Uniti erano in guerra
(enemy aliens); una norma, quest’ultima, la cui applicazione non sarebbe stata
priva di complicazioni . A ciò si affianca una capacità produttiva che accelera
5
dopo l’entrata del Paese nel conflitto. Durante il 1918, le forze statunitensi sono
finalmente riequipaggiate con materiale nazionale mentre anche grazie agli sfor-
zi di un sistema più efficace di mobilitazione diventa possibile superare alcuni
dei colli di bottiglia che avevano caratterizzato i primi mesi di belligeranza . L’u-
6
nico serio ostacolo al dispiegamento della capacità militare statunitense è legato
ai limiti del sistema dei trasporti, soprattutto di quelli navali che – nonostante la
messa in opera di un sistema di coordinamento interalleato – fino alla fine del
conflitto peserà soprattutto sulle spalle degli Stati Uniti.
Infine, è da tenere in conto è il ruolo che gli Stati Uniti giocano a sostegno
delle capacità operative delle altre Potenze, sia alimentando le loro forze, sia
contribuendo alla stabilità dei fronti interni. Nel 1918, la possibilità di ricorrere
al mercato americano degli approvvigionamenti è centrale soprattutto per realtà
5 alla data dell’armistizio di Compiègne, gli arruolati attraverso il sistema dei Selective Servi-
ce acts sarebbero stati circa 2,7 milioni su una platea di circa ventiquattro milioni di iscritti
alle liste di leva [M. Yockelson, They answered the Call. Military Service in the United States
army during World War I, 1917-1919, “prologue”, vol. 30 (1998), n. 3, pp. 228-234].
6 Sul sistema industriale USa negli anni del conflitto ci si permette di rinviare alla sintesi di G.
pastori, La prova del fuoco. La prima guerra mondiale e il sistema industriale statunitense,
in p.p. poggio - p. Redondi (a cura di), L’industrializzazione della guerra/L’industrialisation
de la guerre, Brescia, 2017, pp. 71-84; più dettagliatamente cfr. H. Rockoff, Until It’s over,
over There: The U.S. Economy in World War I, in S. Broadbery - M. Harrison (eds), The
Economics of World War I, Cambridge et al., 2009, pp. 310-43. Sulla misura della mobilita-
zione industriale, rimangono utili le cifre contenute in B. Crowell - R.F. Wilson, The armies
of Industry. our Nation’s Manufacture of Munitions for a World in arms, 1917-1918, 2 voll.,
New Haven, CT et al., 1921, e L.p. ayres, The War with Germany. a Statistical Summary,
Washington, DC, 1919.