Page 408 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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                perciò una sconfitta dell’Intesa avrebbe portato un contraccolpo economico
             e di conseguenza anche politico all’america e avrebbe segnato una sconfitta per
             Wilson e i democratici. Gli Stati Uniti non potevano certo permettere una tale
             negativa situazione e quindi la forza finanziaria americana cercò di aiutare in
             qualsiasi modo i membri dell’Intesa. Ecco quello che scriveva il Segretario di
             Stato Robert Lansing al presidente americano nell’ottobre 1915: … È fuor di
             dubbio che Mac adou [in quel momento Ministro delle Finanze degli Stati Uniti,
             n. dell’a.], abbia discusso con Lei, per quanto serva per evitare delle grandi
             difficoltà finanziarie, la possibilità di accordare dei prestiti di Stato ai bellige-
             ranti che acquistino nel nostro paese merci in così grande quantità. Se i paesi
             europei non fossero in grado di pagare ne risulterà per noi una diminuzione
             della produzione, una depressione industriale, una sovrabbondanza di capitali
             e di manodopera, una demoralizzazione finanziaria, una rovina generale e sof-
             ferenze per la classe operaia. Credo che il solo mezzo di evitare una situazione
             che porterebbe un colpo terribile all’economia del nostro paese sia una grande
             emissione di obbligazioni dei paesi in guerra. Noi abbiamo il danaro per questi
             prestiti e dobbiamo farlo…
                anche la campagna fatta contro la guerra totale dei sottomarini tedeschi ebbe
             una grande influenza per la propaganda in favore dell’entrata in guerra degli
             Stati Uniti.    Questa guerra era il tentativo di fermare il flusso delle merci
             americane dirette a senso unico, cioè verso i porti dell’Intesa, che permettevano
             la supremazia marittima inglese. Quando i sottomarini tedeschi fecero colare a
             picco il 7 maggio 1915 la nave passeggeri lusitania, gli Stati Uniti protestarono
             energicamente. E forse fu proprio nel mese di maggio che la guerra sottoma-
             rina tedesca fu alleggerita per timore di spingere l’america in guerra a fianco
             dei membri dell’Intesa. Era proprio sugli effetti della guerra sottomarina che
             gli interventisti in Stati Uniti fondavano le loro più grandi speranze. Si pensava
             che la sola soluzione della questione sarebbe stata una nuova offesa da parte dei
             tedeschi sul genere di quel proditorio affondamento che avrebbe forzato gli Stati
             Uniti a entrare in guerra.
                Ma oltre a questa pericolosa attività degli U-boot tedeschi c’era probabil-
             mente anche un’altra ragione che stava influenzando l’attitudine degli Stati Uniti
             verso il blocco degli Imperi Centrali. S
                Scriveva il colonnello Edward Mandell House, consigliere militare del presi-
             dente Wilson, a questo proposito alla fine del 1915:…gli Stati Uniti non possono
             ammettere che l’Intesa sia battuta. Non si può lasciare la Germania stabilire la
             sua supremazia militare sul mondo intero. Noi saremo certamente l’obiettivo
             prossimo della sua aggressione e la dottrina di Monroe non avrà poi maggior
             valore di un pezzo di carta…
                Nel corso dei primi anni di guerra Wilson e House erano intervenuti molte
             volte offrendosi come intermediari per eventuali negoziati di pace. Il colonnello
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