Page 406 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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406 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
do conflitto mondiale e oggi vediamo i risultati di quel periodo storico con un’in-
stabilità notevole in Medio oriente, fomentata di nuovo da potenze occidentali e
asiatiche, con desideri di riformulazione di confini che non potranno mai essere
accettati, pena la revisione integrale dei confini mediorientali. allo stato attuale,
sembrerebbe impossibile.
anche l’austria Ungheria si stava dissolvendo: alcune unità disertavano; tra i
reggimenti croati a Fiume si era diffusa una rivolta e gli insorti avevano occupato
la città. Intanto, la Cecoslovacchia si era dichiarata indipendente e l’Ungheria si
era allontanata da Vienna con lo scopo di costituire una repubblica indipendente.
L’impero austro-ungarico perdeva pezzi e subiva sconfitte militari. Il 3 novem-
bre 1918 l’austria e l’Ungheria si arresero alle potenze alleate e associate. Le
clausole militari e navali furono molto dure come quelle per la Germania. per
l’Italia firmarono pietro Badoglio, il Maggior Generale Scipione Scipioni e i
colonnelli Tullio Marchetti, pietro Gazzera, pietro Maravigna, alberto pariani e
il capitano di vascello Francesco accinni: nomi che ritroveremo nella storia del
ventennio seguente.
Degno di particolare segnalazione è il nome di Tullio Marchetti, non per caso
presente alla firma. Era stato a capo del Servizio Informazioni delle Truppe ope-
ranti (Servizio ITo) della 1^ armata a Verona. Conosceva bene uomini e territo-
rio e fu di grande aiuto nello stabilire i termini territoriali armistiziali. 7
Quella che non sempre è stata sottolineata è l’importanza della presenza de-
gli Stati Uniti nella guerra in Europa. Una presenza nuova nel continente che
continuerà a esercitare notevole influenza su tutti gli avvenimenti postbellici,
anche della seconda guerra mondiale, specialmente per la paura di contagio del
comunismo sovietico in Europa.
In realtà gli Stati Uniti non erano intervenuti solo nel 1917 ma ben prima du-
rante gli anni precedenti con l’invio di aiuti di vario genere, soprattutto militari,
subendo pesanti attacchi degli U-Boot tedeschi nell’atlantico. Quando la guerra
era iniziata in Europa, gli Stati Uniti si erano dichiarati neutrali. Non avevano
ancora una grande esperienza di lotta su fronti con molti attori sullo scacchiere.
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Si resero però conto del problema che si stava ponendo in Europa, considerato
fino ad allora un ottimo mercato per il loro export e preferivano indubbiamente
che il continente fosse diviso in due campi avversi equipollenti: non volevano
una supremazia della Germania o dell’austria e altrettanto non gradivano quella
della Francia o dell’Inghilterra.
Il 7 novembre 1917 al termine della Conferenza di Rapallo, era stato deciso
7 MaRCHETTI TULLIo, Ventotto anni nel Servizio Informazioni Militari – Memorie,
Collana del Museo Trentino del Risorgimento e della lotta per la libertà, Trento, 1960.
8 GILBERT JaMES L., WW I and the origins of the U.S.Military Intelligence, The
Scarecrow press, N.Y., p. 270 e ss.