Page 409 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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Relazioni di chiusuRa 409
House era anche andato in Europa per sondare il terreno su questo argomento.
Ecco quello che egli scriveva: …anche se Berlino respinge le proposte america-
ne comunque lo scopo del nostro intervento sarà stato raggiunto. Se le potenze
centrali sono ostinate è evidente che noi dovremo metterci accanto a quelle dell’
Intesa…
Si stava concretando la decisione di entrare in guerra e occorreva però che l’o-
pinione pubblica americana fosse favorevole. Furono gli stessi tedeschi a fornire
altri pretesti a Wilson per convincere i contrari all’intervento. Il controspionag-
gio inglese riuscì a intercettare un messaggio inviato all’ambasciatore tedesco in
Messico. Il diplomatico veniva incaricato di proporre al governo messicano di
mettersi a fianco della Germania per attaccare gli Stati Uniti. Ecco quindi che i
crimini delle spie dei sabotatori tedeschi sollevarono l’opinione pubblica ameri-
cana contro la Germania. E tra l’altro tra i capi dello spionaggio tedesco in Stati
Uniti era attivo soprattutto von papen, allora addetto militare presso l’ambascia-
ta della Germania.
Nell’autunno 1916 dopo la sua rielezione a presidente, Wilson decise un nuo-
vo passo in favore della pace. Ma la Germania lo anticipò con proposte di pace,
il 12 dicembre 1916. allora, senza attendere la risposta ufficiale delle potenze
dell’Intesa al passo tedesco, Wilson mandò una nuova nota ai belligeranti il 18
dicembre. In essa Wilson constatava che secondo le dichiarazioni di due delle
due parti in conflitto, ognuna di esse combatteva solo per la libertà politica ed
economica così come per l’indipendenza delle piccole nazioni e per la pace.
Nonostante tutto, proseguiva il presidente, nessuna delle due parti in conflitto
faceva delle proposte concrete in vista della pace E quindi egli si proponeva di
colmare questa lacuna…
La nota di Wilson provocò lo scontento in Germania. La diplomazia tedesca
temeva che Wilson aspirasse a erigersi arbitro internazionale, coeso del resto era
vero, e volesse imporre alla Germania una pace ovviamente molto vantaggiosa
degli Stati Uniti. L’Intesa era egualmente molto preoccupata del passo pacifista
di Wilson. E quindi, avendo appreso della risposta negativa della Germania, la
diplomazia degli alleati si rese conto che i tedeschi avevano fatto ricadere su loro
stessi la responsabilità dell’insuccesso della mossa pacifista. Era iniziato il per-
corso politico che avrebbe portato ai ’Quattordici punti’ del discorso di Wilson
dell’8 gennaio 1918 davanti al Congresso degli Stati Uniti.
avendo ben compreso che nulla sarebbe risultato da quell’intervento a fa-
vore della pace, la conferenza interalleata di Londra nel dicembre 1916 decise
di dare a Wilson una risposta più favorevole. Il 10 gennaio 1917 la nota delle
potenze dell’Intesa fu inviata al presidente degli Stati Uniti che comprendeva
l’elenco delle condizioni concrete per la pace, così come l’aveva domandato
Wilson. Queste condizioni erano le seguenti: il ristabilimento della sovranità del
Belgio, della Serbia e del Montenegro; l’evacuazione dei tedeschi dai territori