Page 240 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


            tografia.
               In Albania, come sopra ricordato, fu inviato, per preparare un’unità di
            Intercettazione per il Quartier Generale di quelle truppe, il capitano Giovan-
            ni Gramola che non poté andare oltre la ricognizione perché sopravvenne
            l’armistizio. Era già troppo tardi.
               Agli inizi dell’estate del 1943, soprattutto grazie alla esperienza fatta dal-
            le unità d’intercettazione e crittografia sul fronte russo, fu realizzato da parte
            dell’Esercito il progetto di una Sezione IRID di cui sopra si è già fatto cenno:
            doveva essere la replica italiana delle organizzazioni crittografiche tedesche
            e di altri stati belligeranti.
               La Sezione iniziò a funzionare proprio con il colonnello Emer (già ap-
            partenente a un reggimento di Artiglieria Alpina), agli ordini del colonnello
            De Renzi, in quel momento a capo del controspionaggio del RIE (Reparto
            Informazioni Esercito), che aveva sostituito il SIE (Servizio Informazioni
            Esercito) il 1° giugno 1943, nell’ambito dei continui cambiamenti e relative
            assunzioni di funzioni da parte del SIM quando era già chiaro che la guer-
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            ra era perduta.  Emer era stato molto tempo alla Sezione Crittografica del
            SIM; aveva diretto il Servizio Intercettazioni e Crittografico dell’Ufficio ‘I’
            dell’8^ Armata in Russia; aveva organizzato in gran parte l’IRID e le unità
            di Decifrazione  di varie Armate italiane (la 2^, 4^, 6^).
               L’IRID però passò subito alla dipendenza diretta del Capo di Stato Mag-
            giore dell’Esercito non entrando a far  parte del SIM: anzi era entrata in
            contrasto con la sua Sezione Intercettazione, con scambi però d’informa-
            zioni e a volte anche di personale. L’obiettivo principale dell’IRID era di
            formare e, se necessario, addestrare unità di crittografia e intercettazione in
            ogni reparto combattente dell’Esercito. Probabilmente dovuto al fatto che la
            situazione bellica era già compromessa, l’IRID non ebbe un’organizzazione
            stabile: la 4^ Armata in Francia ebbe una Sezione intercettazione con cinque
            apparecchi e due crittografi; la 2^, in Jugoslavia ebbe venti apparecchi e set-
            te esperti; la 11^, in Grecia (Rodi inclusa), ventuno radio e quattro elementi:
            così fu, con maggiore o minore personale e apparecchi, per tutte le Armate,
            a seconda del territorio  in cui operavano.
               Dopo l’8 settembre 1943, l’IRID non riuscì più a lavorare e fu sciolta.
            L’esperienza crittografica fu continuata invece in larga scala nel Servizio



            31   AUSSME, M7, b. 498 bis, Circolare V/2200 del 27 maggio 1943.

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