Page 236 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
P. 236
Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
in possesso dei tedeschi che l’avevano passato agli italiani.
La Sottosezione ‘Militare e Ricerca’ (per ricerca s’intendeva lo studio
di macchine cifranti), fu creata poco prima della guerra, solo nel Servizio
dell’Esercito. Non risulta ne fosse stata istituita una similare nella Marina
o nell’Aeronautica. Il suo scopo principale era quello di colmare la lacuna
che esisteva nel settore della crittografia militare e studiare nuove tecniche
per la codifica e la decodifica di cifrari sempre più complicati, ritenendo che
sicuramente sarebbero stati usati durante il conflitto sistemi molto moderni e
complessi. Il SIM si era reso ben conto delle lacune nel settore ma non aveva
potuto migliorare molto la situazione per la cronica mancanza di fondi e di
personale specializzato.
Sembra che gli apparecchi tecnici fossero simili in tutti i Servizi infor-
mativi militari, anche perché prima della guerra vi era stata la consueta ri-
strettezza di fondi da sempre caratterizzante primaria dei bilanci del Regno
d’Italia fin dalla sua unità. Era stato quindi imposto l’acquisto di macchine
cifranti realizzate in Italia, per ragioni economiche (tra l’altro carenza di va-
luta straniera) e d’immagine: politica dell’autarchia anche in questo settore.
A detta degli esperti e degli stessi americani, gli apparati d’intercettazione
italiani, Allocchio-Bacchini, diedero dei buoni risultati. Solamente durante
il conflitto furono usati principalmente apparati tedeschi, probabilmente di
seconda mano, e alcuni francesi.
Nel 1940 e nell’anno successivo, divenne di grande interesse per la Sot-
tosezione la macchina cifrante Hagelin, usata in Francia sul territorio me-
tropolitano, e in quello delle colonie fino all’armistizio del giugno 1940. Il
SIM aveva acquistato una di queste macchine per studiarne la meccanica,
ma poco fu fatto al riguardo e continuarono ad essere usate le Allocchio-
Bacchini.
Il conflitto continuava e cifranti sempre più complicate e quindi ritenute
più sicure erano progettate e utilizzate. Dopo la visita di due ufficiali del
SIM a Berlino nel 1942, fu deciso di acquistare e usare nuove macchine,
le Watson-Hollerith ma fu solo all’inizio della primavera 1943 che gli ap-
27
parati arrivarono a Roma. Poco lavoro fu possibile fare su questi fino all’8
settembre. Il SIM e il SIS e probabilmente anche il SIA, avevano ottenuto
27 La ditta Watson-Hollerith produceva macchine cifranti militari: il 90% della produzione
delle componenti però veniva fatta in Italia. Il Comando Supremo decise di acquistarne
un certo numero.
236 Capitolo settimo

