Page 390 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo
Certamente l’obiettivo finale del Prefetto Mori era molto simile a quello del Prefet-
to dalla Chiesa il quale, però, non adotterà mai nel suo eloquio la prima persona,
scegliendo scientemente la forma impersonale o la prima persona plurale. La netta
sensazione è che sia davvero l’inizio di un nuovo corso.
Il 2 maggio partecipò alle esequie di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, alla presenza
del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, della Presidente della Camera dei
Deputati, Nilde Iotti, del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Spadolini,
dei ministri Mannino, Capria, Signorile e Formica, nonché delle più alte Autorità
regionali e locali. Le cronache del tempo riportano che l’evento si svolse in un clima
di intensa compostezza, tranne quando a prendere la parola fu il Presidente della
Giunta Siciliana, Mario D’Acquisto per il quale «[…] Allora i fischi prendono il posto
degli applausi e a nulla valgono le incitazioni dei dirigenti comunisti alla calma […]».
386 Il 4 maggio, il Prefetto dalla Chiesa si recò a Monreale, per presenziare alle comme-
morazioni del Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile, suo dipendente nel perio-
do in cui comandava la Legione Carabinieri di Palermo, ucciso da un commando
mafioso mentre assisteva, con la moglie e la figlioletta in braccio, alla festa patronale.
La stessa sera partì per Roma.
Il Prefetto dalla Chiesa a Ficuzza
(PA). Foto Archivio Ansa
2. L’ULTIMO GIORNO DA CARABINIERE
Il 5 maggio 1982, il Prefetto dalla Chiesa indossa, per l’ultima volta, l’uniforme da
Carabiniere, quella con gli «alamari cuciti sulla pelle». Torna a Roma per il commiato
dalla sua amatissima Arma dei Carabinieri. Sarà una giornata per lui indimentica-
bile: il saluto alla Bandiera di Guerra presso la Legione Allievi, il discorso di saluto