Page 309 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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con l’addetto militare italiano a Sofia e a Bucarest attraverso il collega svede- Istanbul, Giugno
se in Turchia, mentre riceveva le notizie da Sofia attraverso il console turco a 1929. Gli aerei
S.55 Marchetti
Skopje. Dopo l’armistizio, ovviamente, le comunicazioni assunsero canali di- della crociera
versi; con l’Italia furono ristabiliti, a cura degli alleati, sistemi diretti di comu- del Mediterraneo
nicazione anche con Badoglio e il Comando Supremo, tramite Bari e Brindisi. sorvolano la città.
La sede di Adana era stata il centro principale della propaganda italiana
verso gli arabi. Prima dell’inizio della guerra i tedeschi erano persuasi che gli
italiani fossero ben equipaggiati per poter prendersi cura della propaganda in
Siria. In un secondo tempo, al contrario quando occuparono la Siria, i tedeschi
si presero la responsabilità informativa e di propaganda dell’Asse verso quel
territorio. Anche gli inglesi ritenevano che la letteratura di propaganda stam-
pata dall’Italia fosse di buona fattura, ma erano convinti che gli arabi avessero
un certo disprezzo per gli italiani, aumentato dopo la sconfitta dell’Asse in
Tunisia.
La politica del fascismo verso gli arabi ebbe dei momenti di scarsa chia-
rezza, anche se si formavano ‘Battaglioni arabi’ e il Muftì di Gerusalemme era
grande alleato degli italiani e dei nazisti (v. sotto).
Gli inglesi erano riusciti a leggere le istruzioni che venivano inviate ai con-
solati italiani dal Ministero degli Affari Esteri, su impulso dei Servizi informa-
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