Page 306 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Ankara 1930. quindi di datare la presenza dell’ufficiale almeno da quella data.
La stazione. Dopo l’armistizio Zavattari aveva dimostrato qualche esitazione verso i
nuovi alleati ma una chiara fedeltà al Re e a Badoglio. Anche il Levesi fu esitan-
te verso i nuovi alleati ma chiaramente leale all’Italia monarchica. In seguito
diede l’impressione di cooperare con la stessa lealtà con gli anglo-americani.
Zavattari, nel 1942, era responsabile anche dello spionaggio nel Medio
Oriente e Bulgaria. In realtà l’addetto militare in Turchia da tempo si occupava
143
143 NAUK, KV3/317, dell’intelligence anche a Sofia: il S.I.S. inglese faceva datare l’inizio di questo
20 dicembre 1937.
particolare interesse agli inizi del 1937, motivandolo con le mire espansioni-
stiche italiane nei Balcani e il contrasto del pericolo sovietico in una area di
interesse. Le informazioni venivano raccolte dall’addetto militare in Bulgaria
e trasmesse al terzo segretario dell’ambasciata d’Italia ad Ankara che era un
membro del S.I.M. Spesso l’addetto navale di Ankara si recava a far visita al
collega accreditato in Bulgaria. I turchi richiesero più volte il ritiro di Zavattari,
144 Sul sistema inter- senza ottenerlo. 144
cettivo nei paesi
balcanici v. NAUK, Nel 1944, dopo l’armistizio, gli anglo-americani sapevano bene che egli non
WO/204/11106. aveva lavorato anche per i nazisti, nonostante alcuni rapporti dicessero il con-
trario. La spiegazione c’era: Zavattari aveva mantenuto il contatto tramite un
fiduciario capace con il servizio informazioni tedesco che cercava, ovviamente,
di sapere a qual punto giungesse la collaborazione italiana in loco con gli ame-
ricani e gli inglesi; i nazisti erano anche molto interessati ad avere notizie sugli
internati ma soprattutto sui loro sentimenti verso il regime fascista repubbli-
cano; a conoscere quale tipo di collegamenti il Centro di Istanbul avesse con la
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