Page 304 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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era attivo un Centro composto da elementi italiani tratti dalla città di Aleppo;
che il contatto a Beirut era il console brasiliano Da Costa e il suo agente conso-
lare a Tripoli di Libano. Gli agenti italiani ad Alessandretta erano Anton Bisha-
ra Tayan, un uomo d’affari libanese, che aveva già lavorato per gli italiani e che
era fuggito dalla Siria al momento dell’occupazione inglese. Costui viaggiava
frequentemente verso la Turchia ma era stato arrestato alla fine di settembre
1941, dopo alcuni suoi viaggi da Beirut alla Turchia; un altro uomo d’affari di
Beirut era Abd Ur-Ra’-uni-Quwatli che si riteneva fosse un corriere occulto con
la Turchia. I documenti d’epoca evidenziano che, come altrove, non vi era mol-
ta collaborazione tra italiani e tedeschi e la ragione, soprattutto nella regione
dell’Hatay di cui Alessandretta era il capoluogo, era molto chiara: il porto ave-
va un movimento importante e era situato in posizione strategica per osservare
il traffico che nel Mediterraneo si indirizzava verso la Siria, realizzando un ot-
timo sistema di osservazione con i porti di Mersina e di Adana. Non a caso An-
kara ne aveva fatto un punto di onore tra il 1936 e il 1939 per avere quel porto
e la regione circostante, l’Hatay, come parte integrante del territorio e per non
139 Cfr. SHD, SHAT, lasciarlo in mano alla Siria ancora francese. Aveva ottenuto il suo scopo. Inoltre
7N3926/1 e 6; la regione e il porto erano caratterizzati da un numero elevato di minoranze,
7N4190-D6, gen-
naio 1939. di cui una sola era maggioritaria, quella turca, ove era facile agire senza farsi
140 NAUK, KV3/317, troppo notare e reperire informazioni di un certo spessore. 139
2 settembre 1937
140
e altri documen- Per gli inglesi , un sospetto elemento appartenente al S.I.M. era il capita-
ti in varie date nel-
la stessa posizio- no Tazio Pampaloni che era stato ufficialmente l’agente della Italian Shipping
ne archivistica; Agency in Istabul e che veniva ritenuto uno degli elementi più attivi del S.I.M.
KV3/318, 18 otto-
bre 1943. e del locale Fascio nella città. La notizia è riportata nei documenti perché venne
141 Non vi sono ul- passata alla legazione inglese di Aden in quanto il Pampaloni era stato trasfe-
teriori notizie sul
Campareri, nei do- rito a Massaua, quale responsabile di quello scalo portuale e quindi sarebbe
cumenti consulta-
ti, che possano far- venuto in ovvio contatto con il porto di Aden.
lo identificare con Il controspionaggio inglese era convinto che anche il Lloyd Triestino e le
il Giuseppe ‘Cam-
bareri’ citato nel banche italiane fossero coperture per lo spionaggio italiano in Turchia, fin
volume di Silverio
Corvisieri, Il Ma- almeno dal 1935. Addirittura ritenevano che le sedi del Lloyd, in particolare
go dei Generali, cit., quella di Istanbul, fossero anche il quartier generale di una organizzazione
che pure si occupò
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di intelligence, ol- chiamata ‘Genio del Mare’ con a capo un certo signor Campareri: questa
tre che di ‘magia’.
142 AUSSME, Fondo struttura avrebbe avuto il compito di agire come collettore di notizie. Il che
S.I.M.: al momen- poteva anche essere possibile ricordando che la colonia italiana a Istanbul vi
to, non sono stati
rintracciati elenchi risiedeva da moltissimo tempo e era in contatto con molti circoli cristiani del-
nominativi di tut- la città. Sempre secondo gli inglesi, ogni membro della colonia italiana e del
ti gli agenti S.I.M.,
anche civili, desti- Partito Fascista doveva riportare al capo locale del partito tutto quanto aveva
nati a quel Servi-
zio. Molti di quei ascoltato e visto che poteva esser d’interesse per l’Italia. Un’attività priva di
documenti, so- remunerazione ma che comportava solo qualche annotazione sui documenti
prattutto gli elen-
chi, furono com- personali circa i servizi resi allo stato fascista.
prensibilmente di- Spesso, però, si nota nei documenti inglesi una certa confusione tra possi-
strutti al momen-
to dell’armistizio bili esponenti dell’O.V.R.A. che agivano anche come informatori e veri agenti
e dell’occupazione
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tedesca. stipendiati dal S.I.M. Non sempre, pertanto, si riesce a comprendere quali
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