Page 47 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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e quindi erano loro utilissimi per comprendere l’orientamento delle ricerche Nella pagina a
informative del S.I.M.: erano pertanto pericolosi. fianco:
uno dei numerosi
Un modo per fidelizzare gli agenti, oltre al denaro, era la cortesia e la signo- ritagli di giornale
rilità: si otteneva molto, secondo Tripiccione, con lo stile e ricordava l’esempio conservati
proveniente da due Centri in Germania: uno retto da un’intelligente nobildon- negli archivi di
Washington.
na dell’aristocrazia tedesca e un altro da un vecchio capitano di cavalleria,
tanto abile e professionale quanto accurato nei modi! … La cortesia è un’arma
che serve moltissimo perché l’agente che si vede ben trattato ritiene di godere una certa
fiducia e si affeziona oppure è meno guardingo nel nascondere il suo doppio gioco e si
compromette facilmente…
Con le opportune precauzioni potevano essere reclutati agenti anche tra i
prigionieri di guerra e i disertori: erano di certo pericolosi ma, se gestiti oppor-
tunamente, potevano assicurare buoni risultati.
6. Le fonti
Quali erano le fonti base per la ricerca delle notizie? La stampa (giornali,
periodici, cataloghi, giornaletti d’armate) e la censura sulla corrispondenza
erano molto importanti. Nelle ‘dispense’ queste fonti sono esaminate solo dal
punto di vista della ricerca di notizie e non per la parte riguardante la difesa
del segreto militare.
Nel 1915-1918, la revisione della stampa era svolto dall’Ufficio Informazioni
del Comando Supremo che disponeva di una Sezione Esteri, con una sottose-
zione stampa incaricata della lettura dei giornali sia del paese nemico – quelli
che era possibile recuperare –, sia quelli di paesi neutrali, sui quali potevano
essere pubblicate notizie apparentemente di scarso interesse ma che, messe
insieme in un mosaico con molte tessere, potevano dare senso ad un quadro
generale. Naturalmente anche i Centri occulti svolgevano l’attività di monito-
raggio di quotidiani e periodici del posto ove operavano, senza possibilità di
analisi, ma di sola ricerca di notizie.
In tempo di pace, il lavoro di spoglio era fatto esclusivamente dall’Ufficio
Informazioni dello Stato Maggiore Centrale e delle Sezioni di Statistica che,
affermava Tripiccione, erano quattro: anche questo elemento ci permette di da-
tare le lezioni – conferenza o le relative dispense e cioè alla prima metà degli
Anni Trenta.
A proposito del valore della stampa quotidiana, egli ricordava un episodio
della campagna prussiana del 1866, quando von Moltke veniva a conoscenza
delle intenzioni dell’avversario anche da un suo emissario a Londra che gli
telegrafava le notizie che il corrispondente del Times presso l’esercito austriaco
inviava: alla vigilia della battaglia di Sadowa (3 luglio 1866) sembra che von
Moltke ricevette un telegramma da Londra contenente precise notizie sullo
schieramento avversario. Stessa cosa sarebbe accaduta nel 1870, quando fu una
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