Page 52 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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34 Tripiccione lo defi- mento poteva esaminare dalle 3000 alle 4000 cartoline e non più di 150 lettere
nisce: un buon con- 35
corso. nel corso della giornata lavorativa, sempre che fosse ben allenato.
35 Continua con le se- I risultati che si potevano raccogliere con la censura erano notevoli perché
guenti parole: ...
quando il concorso notizie insignificanti, anche se abilmente dissimulate in varie missive, pote-
abbia la mente così vano dare un quadro interessante di alcuni problemi. Tripiccione, a tal propo-
ginnasticata [sic] che
gli permette di legge- sito, ricordava l’esempio dell’Austria che nella prima guerra mondiale aveva
re rapidamente la cor-
rispondenza… organizzato la censura con metodi peraltro assai discutibili, sul piano delle
convenzioni internazionali, sulla posta in partenza e in arrivo ai prigionieri …
Tripiccione si domandava se questo sarebbe avvenuto anche in guerre future e
commentava che le convenzioni servono a poco e basta che uno dei belligeranti le vio-
li perché anche gli altri… siano costretti a fare altrettanto… definiva questi sistemi,
mezzi illegali… con pragmatismo e con un senso di correttezza difficilmente
compatibile però con un conflitto armato.
Certamente la censura nei campi di concentramento dei prigionieri poteva
svolgersi solo in violazione delle convenzioni internazionali. Infatti, la Croce
Rossa Internazionale, agli inizi, si oppose al controllo sulla posta dei prigionieri
perché violava principi accettati in campo internazionale ma la censura statale
vinse la partita e ottenne di poter cancellare frasi particolari, convenzionali…
Procedendo in tal senso con il lavoro di censura, l’Austria si accorse che, con
sapiente analisi, le lettere costituivano un ottimo veicolo informativo sia in ter-
mini difensivi sia offensivi. Il compito offensivo all’inizio fu reso concreto con
un minuzioso lavoro di indagine per rilevare i timbri di provenienza della cor-
rispondenza ma la censura fece di più: introdusse surrettiziamente, imitando
la calligrafia dei prigionieri, richieste di notizie su compagni d’arme, sulle situa-
zioni nelle città etc…
Scrive Tripiccione: sembra che la Croce Rossa non sia riuscita a impedire tale ri-
provevole sistema che diede, senza dubbio, un rendimento enorme… Proprio da una
relazione austriaca che riportava parecchi esempi di notizie di carattere mili-
tare attinte in quel modo, discendeva la convinzione del relatore che, peraltro,
faceva notare come il raggiungimento di determinati risultati fosse non solo
opera dei censori ma anche di ufficiali dello Stato Maggiore austriaco inseriti
nella commissione censura.
8. La propaganda sul nemico e sugli stati neutrali e amici
Era questo un altro importante compito dell’Ufficio Informazioni del Co-
mando Supremo per il quale i Centri all’estero potevano costituire validi orga-
ni esecutivi. Utili erano anche i vari Uffici informazioni dei Comandi d’Arma-
ta per situazioni di carattere temporaneo. Normalmente, però, vi erano organi
speciali per questo tipo di operazioni.
In quel periodo (prima del 1934), secondo quanto riportato nel documen-
to, il Servizio Propaganda era di competenza personale del Capo del Servizio
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