Page 49 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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un lavoro fatto con metodo ne potevano uscire notizie copiosissime e di grande
                     importanza.
                        Il procedimento non era in pratica difficile. Le notizie andavano stralciate,
                     catalogate e riunite in appositi schedari. Dopo un certo periodo, andando a
                     controllare detti schedari, si poteva apprezzare che, quasi inavvertitamente,
                     con un lavoro preciso e ordinato andava componendosi un quadro completo
                     su un determinato argomento. Infatti, i giornali di provincia spesso parlavano
                     di commesse ottenute, di appalti di forniture militari, dell’inaugurazione di
                     tronchi ferroviari o stradali, della partenza e arrivo di ufficiali a seguito di no-
                     mine o cambi di comando di Grandi Unità con le relative biografie; potevano
                     dare la notizia dell’apertura di nuove fabbriche, accennando alla capacità di
                     produzione e al numero di mano d’opera impiegata o necessaria nel futuro.
                     Riportavano spesso notizie anche d’incidenti aviatori con relative fotografie.
                        I quotidiani in circolazione nei porti pubblicavano con orgoglio le fotografie
                     di navi alla fonda, di riviste e parate militari, con descrizione dei vari reparti in
                     sfilata. Per sfruttare correttamente le notizie, occorreva però conoscere a quale
                     partito o a quale ‘colore politico’ apparteneva il foglio esaminato, da chi era fi-
                     nanziato; conoscere il metodo d’impaginazione per comprendere l’importanza
                     attribuita alla notizia pubblicata.
                        Tripiccione, per avvalorare le sue tesi si serviva anche di esempi e per questo
                     ricordava l’interessante caso di uno stato che non poteva nominare: un infimo
                     giornale locale aveva riportato la lettera di un tale che si lamentava dell’espro-
                     prio di un terreno per ragioni militari; proprio quella lettera fu un tassello utile
                     per scoprire il tracciato di una strada militare, il cui progetto di costruzione
                     era stato già segnalato, ma del quale fino a quel momento il Servizio non era
                     riuscito a ricostruire la direzione: quella semplice lettera di sfogo ai giornali
                     aveva chiarito una posizione geografica, permettendo anche lo svolgimento di
                     altre necessarie indagini.
                        Era evidente, nell’analisi del conferenziere, che queste notizie da giornalet-
                     ti di provincia, considerate isolatamente, non avevano grande rilevanza ma
                     inserite in un quadro complessivo davano una chiara visione della situazione
                     generale oggetto di osservazione.




                     7. La Censura
                        L’altra fonte ricca di informazioni era la censura, della quale è molto inte-
                     ressante conoscere i dettagli esposti nelle dispense perché ci indicano chiara-
                     mente come il lavoro era svolto e come lo era stato durante il primo conflitto
                     mondiale.
                        Mentre la stampa era un mezzo fondamentalmente sfruttato durante il tem-
                     po di pace, la censura era un mezzo tipico del tempo di guerra, anche se per far
                     pervenire notizie sensibili si usavano alcuni accorgimenti, quali sistemi ancora
                     non avanzati di cifratura e inchiostri simpatici per eluderla ma queste lettere,





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