Page 326 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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326 XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
difficile immaginare che una sola persona potesse vigilare su di uno spazio geografico così
vasto e dispersivo, senza mezzi idonei, per quanto potesse appoggiarsi sui servizi consolari
francesi ed inglesi presenti sul territorio. Appare ad ogni modo interessante evidenziare che
il primo uomo inviato in missione informativa fu un civile che, così come ordinava Sonnino
a Riccardo Vittorio Motta, Console a Barcellona, avrebbe dovuto restare nella illusione di
lavorare per il Ministero degli Esteri e non per la Marina, come invece era :
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“Le comunico che per indagare (barrato nell’originale: organizzare servizio informazioni) circa
rifornimenti sommergibili avversari su coste o porti spagnuoli Ministero Marina ha disposto invio
presso codesto Consolato agente segreto Federico Nonino (sic), ex capitano marittimo e detective
privato il quale però ignora e deve ignorare trovarsi servizio Ministero Marina e ricevette incarico
da Agenzia Informazioni Giusti. Bonino sarà alla dipendenza di V.I. cui comunicherà ogni notizia
raccolta per la loro trasmissione a questo ministero”
Nonostante questi precedenti, non si può dire che alla fine del 1915 si fosse sviluppata una
coscienza molto più chiara del panorama con il quale ci si doveva confrontare, a parte l’avere
ben chiaro sia i limiti di un sistema d’informazione “tradizionale” che funzionasse attraverso
i canali della rete consolare, sia la necessità di dotarsi di una struttura e di risorse che fosse-
ro all’altezza degli obiettivi postisi. L’operazione non sarebbe stata affatto semplice perché
la creazione di un servizio d’informazione ex-novo avrebbe risentito per molti mesi della
mancanza d’esperienza, della scarsa o del tutto assente conoscenza della realtà spagnola e,
soprattutto dell’ignoranza del livello di organizzazione che da tempo avevano già raggiunto i
nemici proprio nella penisola iberica. Il processo fu lungo, e furono necessari un paio di mesi
solo per tracciare uno schema sommario del sistema di funzionamento, schema che in pratica
finì trasformandosi, cambiando del tutto in modo pressoché improvviso e con successive va-
riazioni in corso d’opera – in realtà adattamenti – per tutta la durata della Grande Guerra .
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Prendendo come esempio il modello che volevano introdurre i francesi, gli italiani de-
cisero di creare la figura dell’Aggregato Navale presso l’ambasciata a Madrid in maniera
che, insieme all’Aggregato Militare, si creasse un doppio profilo confluente in un Ufficio
Militare dal quale, all’interno della stessa Ambasciata, si coordinasse l’impegno dei servizio
d’informazione: l’Esercito restava incaricato del controspionaggio e della propaganda vera e
propria, mentre la Marina avrebbe dovuto stabilire un “servizio di informazioni e sorveglian-
za costiera” . Tra fine febbraio e l’inizio di marzo del 1916, il sistema fu dato per allestito.
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Per parte della Marina in Spagna si volle il capitano di corvetta Filippo Camperio, il quale,
nel dicembre del 1915, aveva portato a termine una missione di coordinamento a Gibilterra
6 ASDMAE, APOG, conflitto europeo, b. 229, Tp, nº 489, Roma 5 de julio de 1915. Federico Maria Luigi
Bonino (Milano, 1880) prese servizio al suo incarico quello stesso luglio, e rimase a Maiorca fino al gennaio
1917 quando fu trasferito ad Alicante, da dove fu rimpatriato nell’aprile di quell’anno perchè lo si giudicò
un agente “bruciato”. Fino alla creazione del servizio d’informazione in Spagna rimase ufficialmente alle
dipendenze del ministero degli Affari Esteri, con il quale manteneva i contatti sotto il nome in codice Louis
Thomas.
7 Sul processo di costituzione del servizio d’informazione italiano in Spagna, si veda García Sanz, op. cit.
8 Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore della Marina (AUSSMM), Cartella 650, fasc. 2, nº 036221, Roma
16 febbraio 1916, Ministro di Marina a Ministro degli Affari Esteri.