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432                                XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm

           bisogno assoluto della professionalità, che a volte peraltro contestavano, degli italiani nel
           settore informativo  . A metà novembre 1943, fu costituita la Sezione italiana controspio-
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           naggio presso l’8^ Armata inglese, di contrasto all’attività tedesca, fascista e squadrista, so-
           prattutto considerando e selezionando le informazioni avute dalla polizia e dalla popolazione
           locale (valutando le notizie in base alle fonti di persone influenti e attendibili), per arrestare
           cittadini che si fossero particolarmente compromessi nell’attività fascista e in quella filo-
           tedesca. Avrebbe avuto due Sottosezioni; la dipendenza della Sezione era, per l’impiego dal
           Comando dell’8^ Armata inglese e per le direttive tecniche, per il personale e l’amministra-
           zione, dal Comando Supremo, Ufficio ‘I’, Sezione ‘Bonsignore’. L’8 dicembre 1943 si costi-
           tuiva poi anche una Sezione di controspionaggio presso la 5^ Armata americana, con compiti
           identici a quelli della Sezione presso gli inglesi. anche in questo caso, avrebbe avuto alle
           sue dipendenze due Sottosezioni; la dipendenza d’impiego, come per l’altra, dal Comando
           dell’Armata inglese e per le direttive tecniche, dal Comando Supremo.
              Il 23 luglio 1944 il personale della Sezione ‘Bonsignore’, cioè l’808° Btg. CS (Contros-
           pionaggio), in quanto ormai parte integrante della Special Force inglese, partiva alla volta di
           Firenze al seguito delle truppe operanti. Con la graduale liberazione dell’Italia l’808° Btg.
           CS continuò a fornire un prezioso contributo agli organi di controspionaggio alleati, tanto
           che nel settembre 1944 esso era stato integrato nell’organico di guerra inglese con 69 ufficiali
           e 931 sottufficiali e truppa.
              La collaborazione con gli anglo-americani dunque stentò ad ingranare, ma a mano a ma-
           no gli alleati si resero conto del lavoro professionale e leale che veniva svolto dagli organi
           informativi italiani e le responsabilità dirette vennero progressivamente ampliate, sia pur con
           grande prudenza da parte anglo-americana. Il controspionaggio italiano apportò un sicuro
           contributo nella neutralizzazione dei sempre pericolosi servizi di informazione tedeschi e
           questo venne riconosciuto a livello ufficiale: ovviamente il personale italiano aveva una co-
           noscenza molto approfondita della situazione, della storia politica passata e dei movimenti
           clandestini e soprattutto conosceva anche molto bene il modus operandi dell’intelligence
           militare tedesca, non fosse altro per la collaborazione attuata in un passato recente, e anche
           perché il SIM, nonostante l’alleanza, aveva costantemente monitorato le truppe e l’attività
           spionistica tedesca.
              Nel 1945, l’808° Btg. CS era strutturato con un Comando a Roma e centri sussidiari
           a Roma, Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Pa-
           lermo, Pordenone, Torino, a Venezia (tutti con sottocentri); con un nucleo presso l’8^ Armata
           e presso la 5^ Armata. Vi era anche un Centro Speciale a Marsiglia, composto da due ufficiali
           e dodici sottufficiali, che operavano sotto la direzione del G-2 americano, Delta Base, il cui
           compito principale era la discriminazione degli italiani per il rimpatrio.
              Le direttive per questo Battaglione erano impartite di volta in volta dal 15° Army Group
           del Quartiere Generale Alleato per controspionaggio e contro sabotaggio: bisognava ras-
           trellare e processare un vasto numero di agenti che erano stati al servizio del Servizio in-
           formazioni  della  Repubblica  Sociale  (SID,  Servizio  Informazioni  Difesa) ;  da  ricordare
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           9   Cfr. NARA, NAUK WO 204/12359. V. anche Roger Absalom, A strange alliance, cit. p. 14-16.
           10   Per i dettagli dell’organizzazione del SID, cfr. Maria Gabriella Pasqualini, Il SID nella RSI. L’organizzazione
               ufficiale dell’intelligence militare della Repubblica Sociale Italiana, in ‘Annali della Fondazione La Malfa
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