Page 434 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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434                                XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm

           inglese. Un ente che fece diminuire, con la sua professionalità, una certa avversione degli
           ex-nemici nei nostri confronti.
              Nel marzo 1945, dunque oltre l’IAI e la SP, permanevano però nelle strutture anglo-
           americane: l’ 862° reparto informazioni presso l’8^ Armata; il nucleo ‘I’ nella 5^ Armata. Le
           funzioni delle Sezioni erano le seguenti: servizio informazioni offensivo, operazioni control-
           late da un ufficiale inglese, il maggiore Page; informazioni di sicurezza (controspionaggio,
           sabotaggio e sovversione, sicurezza morale e civile), con un ufficiale di collegamento con
           gli organi alleati, il capitano inglese Stanhope-Wright, aggregato al Comando Centrale CS
           di Roma. L’ufficiale alleato venne distaccato presso quella che era rimasta la Sezione ‘Bon-
           signore’, alla Centrale, per coordinarne l’attività con quella degli organi paralleli alleati in
           Italia e cioè l’AFHQ - il Comando delle Forze Armate Alleate, Comando territoriale il cui
           servizio informativo era svolto da un reparto, il G-2 (CI) - e l’AAI -Comando Armate Alleate
           in Italia, il Comando tattico del gruppo di Armate e il suo reparto informativo, la GSI (b).
           Era presente anche un ufficiale americano, il maggiore Brod, con compiti amministrativi:
           La raccolta e collazione delle informazioni nemiche veniva fatta da e con gli ufficiali di col-
           legamento inglesi, maggiore Cave e maggiore Coventry, del Quartiere Generale Alleato; la
           censura fu coordinata dal Quartiere Generale alleato e la sicurezza delle truppe italiane, dal
           GSI (b) 15 ° Army Group.
              La direzione del Gruppo italiano, aggiunto al CSIDIC, per gli interrogatori dei prigionie-
           ri, disertori, fuoriusciti, fu controllata da un ufficiale inglese, il maggiore Jephson.
              Dopo i primi mesi del 1945, le autorità militari alleate decisero che le funzioni della mag-
           gioranza dei reparti dell’IAI e della SP non erano più così importanti per il Comando alleato e
           quindi l’IAI, nel quadro di battaglia alleato, fu sciolto (mentre il Servizio Informazioni mili-
           tare presso il Comando Supremo, aveva continuato una sua attività, indipendentemente dagli
           alleati, sia pur con la collaborazione dovuta dalle circostanze), ad eccezione dell’808° Btg.
           CS, e altri piccoli reparti che, fu disposto, sarebbero stati trattenuti sotto il controllo anglo-
           americano per un periodo di tempo indefinito. A quell’ente fu data la graduale consegna della
           responsabilità della sicurezza che comunque dipendeva dall’AFHQ e riceveva le direttive
           generali dalla cellula G2 (CI) di quel Quartiere Generale.
              Tutte le agenzie di informazioni che operavano in Italia sotto copertura erano controllate
           dal G3 (Special Operations) del AFHQ e coordinate da un servizio interforze prima operante
           ad Algeri e poi trasferito a Caserta, che a sua volta si coordinava con l’HQ (Middle East
           Head Quarter) del Cairo, il War Office in Londra e il WAR Department in Washington .
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           Insomma un controllo molto stretto e non sempre era un pugno di ferro in guanto di velluto,
           anzi… e questo aspetto si ripeté molto anche nel campo dell’amministrazione militare degli
           affari civili.
              Come spesso vi furono contrasti nel campo dello spionaggio e del controspionaggio, ma
           risolti quasi sempre con la grande professionalità da ambo le parti, forti furono spesso le ma-
           nifestazioni ostili da parte dei civili contro sia la burocrazia sia il comportamento singolo dei
           militari preposti al governo e all’amministrazione. Le ragioni erano molteplici.
              Infatti subito dopo lo sbarco in Sicilia, proprio nell’’isola aveva iniziato a funzionare un
           governo militare per i territori occupati, Allied Military Government of Occupied Territories


           12   Cfr. NARA, Washington, RG. 226 e RG 331.
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