Page 144 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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dubbi che mi erano sorti quando studiavo il Patto d~ciaio; dubbi che nascevano
soprattutto dalle motivazioni che avevano spinto a sottoscrivere l'alleanza, il 22
maggio 1939, considerate in rapporto all'impegno che aveva vincolato in maniera
cosl completa l'Italia alla Germania, e che appena tre mesi dopo sarebbe stato nella
sostanza eluso. E mi ponevo pertanto l'interrogativo se la loro consultazione siste-
matica poteva aggiungere qualche altro elemento che servisse non tanto a proporre
una nuova interpretazione quanto a illuminare dei punti che mi apparivano meno
chiari. ù considerazioni che seguono sono il risultato di questa ricognizione archi-
vistica.
ù carte relative al negoziato per il Patto d~ciaio erano tutte contenute nel-
l~vio Segreto dell'Ufficio Coordinamento del Gabinetto, che non era un vero
e proprio ufficio ma piuttosto un nucleo operativo formato da un piccolo gruppo
di segretari del Gabinetto (tra i quali era anche Mario Luciolli), che collaborava di-
rettàmente con il Ministro e provvedeva poi a raccogliere le carte più importanti e
riservate in un proprio «archivio segreto». I documenti che lo componevano veniva-
no mano a mano classificati e registrati tutti da loro personalmente in un'apposita
rubrica rilegata che per questo è ora anch'essa un prezioso documento storico, in
quanto testimonia la consistenza del materiale sul· quale si era svolto il processo de-
cisionale dei vari problemi. ·
In tale rubrica, i documenti riguardanti il negoziato erano ripartiti sotto tre
voci: Germania, Giappone e Varie; Sotto la voce Germania, nei numeri tra il 44
e il69, si trovavano otto fascicoli cosl intitolati: a) «Viaggio del Fiihrer in Italia (3-9
maggio 1938)» (n. 44); b) Seguito discussione sul progetto di Patto, giugno-agosto
·1938, (n. 46); c) «Collaborazione tecnica con la Germania (tra l'Esercito tedesco
e quello italiano)», venti documenti dal 29 luglio 1938 al 17 aprile 1939 (n. 54);
d) «Viaggio del ministro von Ribbentrop (27-29 ottobre 1938)» (n. 59); e) «Progetto
accordo franco-tedesco», novembre 1938 (n. 60); f) «Possibile definizione dell'al-
leanza militare itala-tedesca in relazione ai risultati dell'incontro franco-inglese di
Parigi», novembre 1938 (n. 61); g) «Istruzioni e note del Duce», marzo-maggio 1939
(n. 67); h) «Incontro di Milano», 6-7 maggio 1939 (n. 69). Una nota in calce al fasci-
colo n. 59 avverte: «Per il seguito della questione relativa al progetto di alleanza
italo-nippo-tedesco, vedi pratica «Varie», n. 5». E infatti, il fascicolo 5 delle Varie
è intitolato: «Progetto di patto tripartito itala-tedesco-giapponese» e conteneva tre
documenti del1938 e centododici del1939, dal2 gennaio al18 agosto, cinquantatré
d~i quali relativi al periodo precedente la firma del trattato. Infine, sotto la voce
Giappone si trovavano una ventina di cartelline, talune con un solo documento, su
él'rattative itala-giapponesi» dal 3 luglio 1937 al 30 agosto 1939."
Passando a considerare il contenuto dei documenti compresi in tutti i fascicoli
finora elencati si rileva che sotto la voce Giappone c'erano tutte le carte relative al
negoziato diretto svoltosi tra Italia e Giappone a partire dall'apertura giapponese
del3luglio 1937, la quale concerneva: a) un'intesa a carattere anticomunista simile
a quella Tokio-Berlino; b) un patto politico «molto favorevole di neutralità»; c) un
accordo segreto di «CCllaborazione tecnica nel campo militare» (Marina in specie).
D primo punto si trasformò nell'adesione italiana al Patto antikomintern il6 novem-
(9) Si veda in proposito Valdo Ferretti, li Gilzppon~ ~ 111 politica estera illzlilzlffl 19)5-41, Milano, Giuf-
frè, 1983, pp. CJ6-172.
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