Page 147 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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e 30 maggio nella tradizione in tedesco;  nota trasmessa,  in Italia, secondo quanto
          segna lo stesso Mussolini, al Re,  e a Badoglio,  Pariani, Valle,  Cavagnari e Starace,
          cioè  alle sole  autorità militari.
               La lettura archivistica di queste carte non consente ovviamente di dedurre fon-
          damentali novità nello studio del negoziato per la conclusione del Patto d~ciaio,
          ma induce, a mio avviso, a vedere con maggiore chiarezza alcuni passaggi essenziali
          del negoziato  stesso,  che si  possono cosl  riassumere.
          a)  Mussolini aveva discusso con Hitler il problema di dare una formalizzazione al-
             l~se e s'era dimostrato favorevole a considerare una delle due proposte prospet-
             tate dai tedeschi (patto di assistenza militare o patto di consultazione e assistenza
             politica), durante la visita del Cancelliere tedesco in Italia nel maggio  1938:  al
             più,  quindi,  un'alleanza  militare difensiva,  ma preferibilmente qualcosa di più
             edulcorato,  mentre i tedeschi, come sappiamo da Watt, avevano .evitato di pre-
             sentare formule più impegnative e vincolanti che pure figurano nel loro dossier.
             E allorchè nel giugno Ribbentrop cercò di stringere sul patto d'alleanza propo-
             nendo un suo viaggio in Italia. Mussolini, nel dare il suo assenso, disse: «Bisogne-
             rà  spiegare ai tedeschi che io farò  l'alleanza  quando  sarà popolare»  (13).
             Il viaggio  di Ribbentrop  venne  rimandato  per  ragioni  estranee  ali 'Italia.  Ma
             quando poi si  realizzò,  nell'ottobre,  non produsse  risultati.  Ribbentrop questa
             volta proponeva, d'accordo con i giapponesi, un patto a tre di assistenza militare,
             nuova versione del progetto, rimasto senza alcun seguito, già presentato il29 set-
             tembre 1938 a Monaco, e Mussolini ne rinviò la discussione con l'argomento che
             era per il momento inutile, visto che nessuno era in grado di attaccare gli Stati
             totalitari,  già  peraltro  legati  fra  loro dal  Patto  antikomintern.  Ma nello  stesso
             tempo avanzò l'ipotesi di un'alleanza militare offensiva, per la quale tuttavia-
             egli scrisse - occorreva che fossero definiti gli scopi e che fosse  il risultato di
             «un'amicizia radicata e profonda tra i popoli», come nel giugno precedente aveva
             ~etto per il patto militare difensivo.
             E anche da rilevare che la novità del patto a tre con il Giappone, sulla qualç lo
             intrattenne Ribbentrop, non sembra mutare il quadro, costituito dai rapporti del-
             l'Italia con la Gran Bretagna e la Francia, nel quale Mussolini era giunto all'idea
             di un accordo scritto con la Germania, nel senso che la presenza del Giappone
             non pare assumere una rilevanza specifica.  Dalle risposte date a Ribbentrop si
             ha netta l'impressione che Mussolini avesse sempre in mente un patto a due da
             definirsi in futuro, secondo le esigenze italiane. E infatti, nelle istruzioni ad At-
             tolico del 24 novembre  1938  si parlava di «alleanza militare con  la  Germania»
             da stipularsi subito se fosse risultato che i franco-inglesi, nel loro incontro di Pa~
             rigidi quel giorno,  avessero  trasformato la loro intesa in una vera e propria al-
            ·leanza.

          b)  L'accoglimento della proposta tedesca per un patto a tre di assistenza militare,
             che Mussolinifece solennemente annunziare da Ciano a Ribbentrop con là lette-
             ra del2 gennaio 1939, era il frutto di una decisione presa già prima (almeno dal
             23 dicembre 1938, come testimoni~ Ciano) (14) in conseguenza dei due discorsi



          (13)  Ciano,  Dùzrio  1917-19)8,  cit., 27 giugno  1938.
          (14)  lvi, 23 dicembre  1938.

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