Page 151 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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sa. Ma ha ragione mche Renzo De Felice quando sottolinea l'importanza della poli-
tica oceanica dell'Italia; tracciata nella riunione del Gran Consiglio del 3 febbraio
1939, anche se come programma proiettato nel futuro, perché il patto, ·sempre nella
sua prima versione, appariva destinato a riaprire, ·anche con la Gran Bretagn~, la
questione del Mediterraneo, almeno nel senso di dare maggior forza all'Italia nei
suoi confronti. Meno convincente mi pare invece quanto scrive Grandi (20), per
giustificare tout court il patto totalizzante, che esso aveva lo scopo di condizionare
Hitler, di costringerlo alla consultazione, perché è difficile trovare elementi che suf-
fraghino questa ipotesi. E, infine, ha ragione Mario Luciolli, che conosceva il pro-
èesso decisionale all'interno, quando parla di leggerezza nella condotta degli affari.
di Stato. L'ultima fase del negoziato, comunque si sia svolta la vicenda relativa al
testo del patto proposto per la firma, è testimonianza lampante di tale leggerezza,
termine che sarebbe poi del tutto inadeguato nell'ipotesi che si sia autorizzata la
firma di qualcosa che nella· sostanza era diverso da quel che si pensava di accettare.
In sostanza, tutti i contributi storiografici esistenti risultano validi e utili ma ·
quanto ho esposto induce a dire che su di essi si può costruire ancora qualcosa çon
le carte conservate nell~rchivio Storico del Ministero degli Esteri.
(20) Dino G~ndi, Il mio Paese: ricordi autobiografici, Bologna. Il Mulino, 1985, pp. 466-467.
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