Page 145 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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bre 1937  (9);  il secondo confluì nella proposta di trattato italo-tedesco-giapponese
           che Ribbentrop portò a Roma il28 ottobre 1938; il terzo diede luogo ad un negozia-
           to bilaterale che si protrasse fino al gennaio 1939, quando fu sospeso perché «supe-
           rato dal più ampio e più sostanziale contenuto dell'alleanza militare tripartita», co-
           me è dettp in un appunto per il Ministro del 30 gennaio  1939.
               Sotto la voce Germania c'erano tutti i momenti salienti del negoziato che dove-
           va condurre al Patto d~ciaio: il primo e unico colloquio che Mussolini e Hitler
           ebbero sull'argomento, la mattina del4 maggio del1938, a Palazzo Venezia, durante
           la visita di Hitler in Italia e i progetti di patto a due che in quell'occasione furono
           proposti dai tedeschi, quello per un «patto di assistenza militare, pubblico o segre-
           to» e quello per un «patto di consultazione e assistenza politica», come esattamente
           annota Ciano nel suo diario (10), la proposta di un incontro tra i Ministri degli Este-
           ri nel giugno-luglio 1938 per discutere e approfondire l'esame di tali progetti (i tede-
           schi propendevano per il primo, gli italiani per il secondo); il negoziato separato per
           la collaborazione militare che si iniziò il 29 settembre 1938 e si concluse con l'in-
           contro di Innsbruck tra Keitel e Pariani il17 aprile 1939 (e che fu, nel1938, paralle-
           lo a quello condotto con i giapponesi per il  settore navale),  i verbali dei colloqui
           Ciano-Ribbentrop e Mussolini-Ribbentrop il27 e 28 ottobre 1938 e l'appunto con-
           segnato il 29 ottobre al ministro degli Esteri tedesco, nel quale Mussolini annotava
           le ragioni che consigliavano un rinvio della discussione del progetto di patto d'al-
           leanza difensiva  (simile  a  quello  già  presentato dai giapponesi)  consegnatogli  da
           Ribbentrop, ma indicava anche la possibilità, per il futuro, «di un'alleanza non di-
           fensiva ma offensiva»; le istruzioni del24 novembre 1938 di Ciano ad Attolico di
           considerare sorpassate le osservazioni fatte a Ribbentrop in occasione del suo viag-
           gio a Roma e di definire subito «il progetto di alleanza militare con la Germania»
           nel caso che l'incontro franco-inglese avesse prodotto un'alleanza; le due istruzioni
           di Mussolini del29 marzo e del4 maggio 1939 e la sua nota del27 maggio da mo-
           strarsi a Hitler; il verbale dell'incontro Ciano-Ribbentrop a Milano il 6-7  maggio
           1939,
                Nelle Varie,  infine,  erano classificati i seguenti documenti:  il primo progetto
           d'alleanza difensiva includente anche il Giappone, presentato da Ribbentrop in oc-
           casione della conferenza di Monaco il29 settembre 1938; il secondo progetto d'al-
           leanza difensiva tripartita presentato dagli addetti militari giapponesi il27 ottobre
           1938, consistente in una versione lievemente riveduta del primo; il progetto di patto
           d'alleanza tripartita consegnato da Ribbentrop a Mussolini il  28 ottobre  1938; la
           corrispondenza, in gran parte telegrafica, sul negoziato a partire dalle lettera di Cia-
           no a Ribbentrop del 2 gennaio 1939, e che si prolungava, oltre il 22 maggio,  fino
           alla metà d'agosto, ossia fino a quando esistette l'ipotesi della stipulazione d'un pat-
           to d'alleanza a tre o dell'adezione del Giappone al Patto d~ciaio. In questa corri-
           spondenza erano anche inclusi:  il progetto di patto d'alleanza difensiva trasmesso
           da Attolico a Ciano il6 gennaio 1939, dopo l'adesione data dall'Italia alla proposta
           tedesca dell'ottobre precedente, progetto che presentava solo· varianti minori rispet-
           to al testo allora proposto; e il progetto consegnato a Ciano dall'ambasciatore giap-
           ponese Shiratori il3 aprile 1939, contenente qualche ulteriore variante in senso ri-
           duttivo rispetto al  testo dell'ottobre.


           (10)  Galeazzo Ciano,  Diario  1937-1938,  Bologna, Cappelli,  1948,  5  maggio  1938.


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