Page 68 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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Tuttavia,  non  dobbiamo  dimenticare  l'analoga  situazione  inglese  ove  a lord
              Beaverbrook, che nel1942 con i suoi metodi spicciativi e autoritari riuscì ad impor-
              re cambiamenti nella direzione aziendale della Fairey, la Rolls Royce, quando si sen-
              tl costretta contro i propri interessi economici, non esitò a rispondere che aveva già
              visto «tbe rise and fall of Air Ministers» e «most of tbe Rolls Royce successes bave been
              acbieved wben we bave acted contrary  to  the  official recommendations»  (34).


              Alcune conclusioni pmvvisorie

                  Nell'introduzione accennavamo al desiderio di trovare il colpevole di una guer-
              ra perduta e ricordavamo come la povertà italiana di materie prime fosse stata indi-
              cata ~ai più quale la causa principale del ritardo nella preparazione bellica.
                 · E nostra opinione che il problema delle materie prime debba essere affrontato
              innanzitutto sul piano più generale della politica interna, quando,  come  nel caso
              italiano, problemi economici ponevano delle scelte sugli approvvigionamenti dall'e-
              stero,  ovvero vi era concorrenza tra esigenze belliche e civili.
                  In secondo luogo, soffermandoci solo su quanto destinato alla produzione de-
              gli  armamenti,  la  trasformazione  delle  materie  prime  in ordigni  richiedeva  tanti
              qtacchinari,  quanto  personale  specializzato,  entrambi  carenti  nell'industria  na-
              zionale.
                  Non trascurabile,  infine,  è il problema della pianificazione e della  disciplina  .
              dell'industria_ bellica, per poter utilizzare al meglio le risorse disponibili. Riteniamo
              che il biplano «CR 42», velivolo metallico costruito in maggior numero di esemplari
              durante la guerra pur essendo prodotto da una sola fabbrica,  rappresenti in modo
              emblematico quali soluzioni l'Italia abbia dato a questi problemi.
                  !:affrontare, oggi, il problema dell'approvvigionamento delle materie prime so-
              lo in termini quantitativi, analizzando le disponibilità italiane in rapporto a quelle
              degli altri belligeranti e confrontando i volumi di produzione per grandi categorie,
              risulta a nostro avviso fuorviante e concordiamo, quindi, con quanto ebbe a scrivere
             _ Luigi Einaudi sull'argomento:
                  « ... il problema delle materie prime,  il suo trasporto cioè dal piano economico pri-
              vato nel quale esso trova  la sua  razionale automatica soluzione,  al piano politico nel
              quale esso  è assolutamente insolubile,  fu  una  tragica  invenzione di  periti  economici
              messi al servigio degli attizzatori di conflitti internazionali e di guerre.  Il problema delle
              materie prime non  esiste»  (35).













              (34)  K.  Hayward,  The British Aircra/t Industry,  Manchester University Press,  1989,  p.  23.
              (35)  L. Einaudi, «Il problema delle materie prime», in id., Il buon governo. Saggi di economia e politica
                  (1897-1954),  Bari,  Laterza,  1954,  p.  303.

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