Page 72 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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il tempo  necessario per ovviare  alle  deficienze dell'organismo  mUitare.  In sintesi,
              la firma dell'alleanza parve a Mussolini una garanzia per disporre ancora di alcuni
              anni di pace e per preservarsi da nuove sorprese da parte tedesca, quali la denuncia
              del28 aprile 1939 del «Patto di non aggressione» con la Polonia e degli accordi na-
              vali con l'Inghilterra. La sanzione del Patto con la clausola delle consultazioni obbli- .
              gatorie sembrò quindi a Mussolirti un ottimo espediente. Ma lo sarebbe stato ·se alla
              sua buona fede avesse corrisposto altrettanta buona fede tedesca e se Berlino si fos-
              se attenuta al vincolo pattuito delle consultazioni. Invece, il 3 aprile, due mesi pri-
              ma  della  stipula,  Hitler  aveva  già  emanato,  all'oscuro  da  Roma,  le  direttive  per
              l' «Operazione Bianco» (attacco alla Polonia) e le consultazioni - nel prosieguo -
              non avvennero  mai.
                   È superfluo dire che Mussolini decise di concludere il  Patto senza informare
              il Re e senza consultare i capi militari. Si deve tuttavia riconoscere che il Capo del
              Governo era convinto di concludere un accordo che,  sottraendo il Paese dall'isola-
              mento, avrebbe trattenuto Hitler dal correre nuove avventure ed avrebbe assicurato
              un periodo di alcuni anni di pace. Hitler e Ribbentrop lo conclusero invece propo-
              nendosi di· sfruttar lo  ai  fini  di un conflitto immediato.



              La  politica mllitare  precedente la guerra

                   L'Italia entrò nella seconda guerra mondiale militarmente impreparata. La re-
              sponsabilità è stata attribuita sia a Mussolini e sia ai vertici militari.  A Mussolini
              si imputa di aver condotto una politica estera bellicosa, sproporzionata alle possibi-
              lità militari del Paese, e di aver sacrificato la preparazione delle Forze Armate allo
              sviluppo eccessivo di opere di pace.  Ai militari si  rimprovera di  non aver  saputo
              creare  un organismo bellico idoneo e  di aver  ingannato  Mussolini  sulla  sua  effi-
              cienza.
                   In realtà, fino al193.S, Mussolini non ebbe intenzione di fare la guerra, a meno
              che non vi fosse  costretto da una,  peraltro improbabile,  aggressione  francese.
                   Non reputò quindi di profondere in spese militari -  che avrebbero richiesto
              forti scorte di valuta estera, allora carenti, per le importazioni di materie prime -
              le risorse che preferiva impiegare nelle opere di pace e nello sviluppo dei territori
              d'oltremare.         ·  ·
                   A ciò  si  aggiunga il depauperamento dei materiali· e dei mezzi indotto dalla
              guerra d'Etiopia e  dalla partecipazione al conflitto civile spagnolo  (1).
                   Sul  potenziamento delle  Forze  Armate,  al  quale  mancava  l'incentivo di  una
              guerra imminente, influl negativamente un complesso di fattori di ordine psicologi-
              co, economico e tecnico. Una guerra vittoriosa non favorisce l'evoluzione degli ordi-


              (1)   Nella guerra di Spagna furono ceduti al generale Franco: 2.000 bocche da fuoco;  10.000 mitra-
                  gliatrici; 240.000 armi portatili; 8 milioni di proietti di artiglieria; 385 milioni di cartucce; 8.000
                  sede complete di vestiario; 763 velivoli, con relative scorte di motori, bombe e proiettili; 4 cac-
                  ciatorpedinieri; 2.  sommergibili;  4  MAS,  per un valore complessivo di '7,5  miliardi di  lire.
                  Furono inoltre impiegati .serie di vestiario pari alle dotazioni di una trentina di divisioni e più
                  di 6'.000 automezzi.
                  La Marina Militare partecipò con 91  delle sue  unità.

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