Page 89 - L'Italia in Guerra. Il secondo anno 1941 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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legittimità del governo Pétain e si era astenuta dall'aver contatti con il ge-
nerale de Gaulle. Se lo scopo di inglesi ed americani era comune, impedi-
re che la Francia di Vichy collaborasse con la Germania, essi divergevano
sui metodi: Washington, a differenza di Londra, preferiva seguire la via
della persuasione ed anche degli aiuti piuttosto che quella delle minacce.
A tale politica si ispirarono gli accordi firmati il 26 febbraio tra il genera-
le Maxime Weygand, delegato generale del governo francese in Africa, e
Robert Murphy, rappresentante personale del presidente Roosevelt, per
l'invio di aiuti alle colonie francesi dell'Africa settentrionale. In dicembre,
dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti Churchill finì per riconoscere
l'utilità dei legami mantenuti da Washington con Vichy, auspicando che
non venissero interrotti (43>. Gli accordi Murphy-Weygand facilitarono gli
sbarchi alleati in nord-Africa del novembre 1942 e furono in un certo senso
la premessa dell'intesa con l'ammiraglio Darlan che permise la rapida con-
quista di tale regione.
Riguardo alla Spagna di Franco, le posizioni erano invertite: Londra
era più conciliante di Washington.
Gli Stati Uniti e l'Italia
La posizione dell'amministrazione Roosevelt nei confronti dell'Italia
fascista era stata definita al momento dell'entrata in guerra di quest'ulti-
ma nel giugno 1940. Da un lato vi era la forte indignazione morale espressa
dal presidente nel bollare la "pugnalata nella schiena", dall'altro l'Italia non
era considerata una minaccia pericolosa, bensì solo un satellite della Ger-
mania. Descrivendo questo secondo atteggiamento, l'ambasciatore d'Ita-
lia a Washington, don Ascanio Colonna dei Principi di Paliano, aveva
parlato di "sprezzante indifferenza" <44).
(43) Sugli accordi Murphy-Weygand, cfr. G. Andrè, ISPI- Annuario di politica internazio-
nale (1939-1945), vol. III, tomo l, La guerra in Europa (JO settembre 1939-22 giugno
1941), Milano 1964, pp. 527-36; Churchill a Roosevelt, 11-12-41, in Kimball, op.cit.,
p. 287; cfr. ibi, pp. 146-47, 154-59, 162, 182-83.
(44) Colonna a Ciano, 30-6-40, in l Documenti Diplomatici Italiani (DDI), nona serie
(1939-1943), V, n. 146, p. 129; sull'indignazione morale negli Stati Uniti contro
l'Italia cfr.J.P. Diggins, L'America Mussolini e il Fascismo, tr. it., Bari 1972, pp. 469-73.
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