Page 141 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'S SETTEMBRE E LE FORZE ARMATE ITALIANE 141
Le contromisure italiane di ordine militare, adottate in previsione di
doversi difendere da un'aggressione tedesca, furono: il rinforzo dello schie-
ramento italiano in Alto Adige con le divisioni alpine Cuneense e Tridenti-
na; Io schieramento del XVI Corpo d'Armata, con le divisioni Rovigo e Alpi
Graie, a presidio della piazza marittima di La Spezia; il rientro dalla Pro-
venza della 4 a Armata e di due divisioni di fanteria dai Balcani per dare
maggiore consistenza alla difesa della penisola e, in particolare, a quella
della capitale; la preventiva costituzione all'ultimo momento di un rag-
gruppamento di divisioni alla frontiera orientale, non potuta realizzare
per il sopravvenire dell'armistizio.
L'opinione pubblica italiana già prima del 2 5 luglio era del tutto con-
vinta che l'Italia avesse perduto la guerra e la convinzione era suffragata
da tempo dalla lunga serie di insuccessi che si erano verificati dall'autun-
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no del 1942 in poi.< ) La caduta della Sicilia, il 17 agosto 1943, produs-
se uno stato di depressione e di sconforto, nel paese e nelle Forze Armate,
senza precedenti, bene illustrati in una lettera del 25 agosto del Capo di
Stato Maggiore dell'Esercito, generale Mario Roatta, diretta al Capo di Stato
Maggiore Generale e al Ministro della guerra. Roatta si riferiva all'Eserci-
to, ma quanto scriveva si addiceva più o meno anche alla Marina e all' Ae-
ronautica.<9) L'Italia e le sue Forze Armate avevano il morale a un livello
infimo e vivevano in un'atmosfera sempre più pesante, angosciosa, ambi-
gua, depressa, quasi disperata, dalla quale il governo, che l'aveva creata
o, meglio, peggiorata, non sapeva come trarsi fuori, ma si rigirava su sé
stesso, forse illudendosi circa un intervento esterno prodigioso che non vi fu.
Il morale delle unità non era nondimeno uniforme, variava da unità
a unità: meno basso nelle unità operative combattenti (unità terrestri spe-
ciali, sommergibilisti, equipaggi dei M.A.S., ecc.) e tanto meno basso quanto
minori i contatti con la popolazione civile; toccava punte infime in alcune
unità costiere, territoriali e logistiche dell'Esercito e in quelle clei servizi
a terra della Marina e dell'Aeronautica. Alla sera dell'8 settembre era in atto:
da parte italiana, uno schieramento, eccezione fatta per Roma, pressoché
totalmente in funzione anti-sbarchi anglo-americani e, sul confine orientale,
(8) Perdita di Tripoli: 23 gennaio 1943; abbandono della Tunisia: 13 maggio 1943;
resa di Pantelleria: 11 giugno 1943; resa di Lampedusa: 12 giugno 1943; sbarco
anglo-americano in Sicilia: notte sul 10 luglio 1943; sgombero della Sicilia: 17 ago-
sto 1943.
(9) V. in allegato n. l, la relazione del generale Roatta.
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