Page 142 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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               in funzione della repressione della guerriglia armata; da parte tedesca, uno
               schieramento contro sbarchi anglo-americani, ma soprattutto idoneo a dare
               esecuzione  al  piano  "Alarico"  (occupazione  militare  dell'Italia).


               Le  Forze  contrapposte

                   Le Forze terrestri italiane erano suddivise in due grandi blocchi: il pri-
               mo, alle dirette dipendenze del Comando Supremo, comprendeva 35  di-
               visioni,  l  brigata  speciale  e  l  brigata  costiera,  dislocate  in  Albania,
               Erzegovina, Montenegro, Grecia, Egeo; il secondo, alle dirette dipendenze
               di  Superesercito,  comprendeva  tutte le  unità operanti  nella  penisola,  in
               Sardegna, Corsica,  Provenza, Dalmazia e Slovenia.OO) Le  forze  terrestri te-
               desche contrapponevano al primo blocco  19 divisioni e 3 brigate e al se-
               condo  16 divisioni e  l  brigata da montagna. (Il) Altre 5 divisioni tedesche
               erano a ridosso della frontiera nord-orientale italiana (2  nella zona di Inn-
               sbruck e  3  in  quella  di  Klagenfurt).
                   Le  Forze  navali italiane,  operativamente pronte,  comprendevano:  le
               Forze da battaglia, articolate nella Squadra del mare Tirreno e in quella
               dello Ionio, costituite da 3 navi da battaglia moderne, 2 navi da battaglia
               rimodernate, 9 incrociatori dei  quali 3 leggeri,  11  cacciatorpediniere, di
               cui 3 di tipo antiquato; le Forze per la difesa del traffico potevano contare
               su 32 torpediniere e 14 corvette; le Forze per la guerra sottomarina dispo-
                                                                               2
               nevano in Mediterraneo di 21  sommergibili operativamente agibili.0 )  La
               Marina  tedesca  operava  nel  Mediterraneo  con  15  sommergibili  attivi  e
               9  flottiglie,  di  cui  una  in  allestimento,  di  naviglio  leggero.03)
                   Le Forze aeree italiane avevano in carico 1477 velivoli (1255  da guer-
               ra  e  222  da trasporto),  dei  quali  553  operativamente efficienti  (420  da
              guerra e 133 da trasporto). Dei 420 da guerra: 266 erano velivoli da cac-
               cia e 154 da bombardamento. Inoltre, l'Aviazione ausiliaria dell'Esercito
               disponeva di 230 velivoli dei  quali  146 operativamente efficienti;  quella
               della  Marina di 204 idrovolanti dei  quali  104 operativamente efficienti,
                                                                              4
               mentre  altri  circa  600  apparecchi  erano  in  servizio  nelle  scuole.0 l

               (10)  V.  in allegato  n.  2,  la  situazione  delle  Forze  terrestri  italiane.
               (11)  V.  in allegato  n.  3,  la  situazione  delle  Forze  terrestri  tedesche.
               (12)  V.  in allegato  n.  4,  la  situazione  delle  Forze  navali  italiane.
               (13)  V.  in allegato  n.  5,  la  situazione  delle  Forze  navali  tedesche.
               (14)  V.  in allegato  n.  6,  la  situazione  delle  Forze  aeree  italiane.









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